Gypsy: la serie di Netflix seduce ma non fa innamorare

by Max
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Arrivata nel giugno dell’anno scorso su Netflix, Gypsy segue la linea di serie tv dal cuore, gusto e tenacia femminili, ma ci aggiunge anche la qualità, che storicamente si attesta intorno al commerciale, per essere cavalieri.

Sa colpire fin dal primo minuto, anche se di contro ne svela forse da subito molte sfumature. Una delle forze di Gypsy è quella di saper unire il pubblico da thriller e anche quello da serie romantica, mischiando per bene le caratteristiche dei due generi e mettendoci anche qualche lieve (forse anche troppo poco) tocco di sensualità.

Gypsy

Si parla di una psicologa che, per motivi sul primo momento sconosciuti, tende ad allargare il suo raggio d’azione sui suoi pazienti. Jean Holloway (una Naomi Watts perfettamente nella parte), va oltre alla normale terapia da salotto, incontrando spesso i motivi di disagio dei suoi clienti, generalmente persone. Perchè lo fa?

Gypsy sa incatenarti al divano seducendoti e lasciando molte domande in sospeso..

Capita però, come era prevedibile, che una persona la coinvolga oltre misura, trascinandola in un’esperienza dalla quale le risulta sempre più difficile allontanarsi.
Ed è in questo momento che Gypsy dovrebbe fare il salto di qualità ed invece rimane ferma, oziando sugli allori delle prime puntate e condannando lo spettatore. (che inevitabilmente vede quello che accade anche attorno a lei) nell’attesa del disastro.

Gypsy
Ci rendiamo conto che la terapeuta è alla ricerca di qualcos’altro che però non confessa mai, non comprendiamo se si tratta di voglia di avventura o della ricerca di se stessi. Questo lo vorremmo sapere almeno nel finale.

La sensazione è che la protagonista stia lentamente ma inesorabilmente sprofondando.. e non sia in grado di gestirla.

A complicare la situazione l’universo che circonda la protagonista, fatto da famiglia, colleghi e paziente che, sempre più numerosi, non riesce a controllare a dovere. Le risulta infatti impossibile riuscire a gestire non solo due vite parallele, ma anche i propri sentimenti. Non è in grado di guardarsi dentro, di specchiarsi in se, mentre fuori tutto crolla. Ha sempre meno tempo per scegliere tra un destino e l’altro,. rischiando da una parte tutto ciò che ha creato e dall’altra tutto ciò che è.

Gypsy

In questo invitante quadro malefico, ci si attenderebbe un finale da urlo, che però non si può dire che non giunga, ma senz’altro poteva essere (questo almeno si) gestito molto, molto meglio.

Gypsy 2 purtroppo non vedrà mai la luce anche per questo..

Consigliato a: Chi cerca qualche domanda, ma non vuole proprio tutte le risposte.. E a chi vorrebbe una psicoterapeuta così.

Trailer:

Cosa dice la critica:

Gypsy: la serie di Netflix seduce ma non fa innamorare 4 7,0/10
Gypsy: la serie di Netflix seduce ma non fa innamorare 5 84%

Totale
8/10
8/10
  • Trama - 8/10
    8/10
  • Realizzazione - 8/10
    8/10
  • Impatto - 8/10
    8/10

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