All’inizio pensato come opera teatrale, Pieces of a woman è stato uno dei film più acclamati alla 77a Mostra internazionale del cinema di Venezia (2020), e Netflix ha subito fiutato l’affare, inserendolo nel proprio catalogo.
Diretto dal regista ungherese Kornél Mundruczó, il film è ispirato all’esperienza realmente vissuta da lui e da sua moglie, Kata Wéber, la quale ha curato la sceneggiatura.
La trama di Pieces of a Woman
Martha e Sean, una coppia di Boston, stanno per avere un bambino. La donna decide che vuole partorire in casa, ma dopo l’arrivo della sostituta dell’ostetrica le cose iniziano ad andare storte.
Il film
La necessità di raccontare un grande dolore, di quelli che cambiano la vita, è ciò che traspare immediatamente sin dalla prima mezz’ora di film, con una scena lunga e angosciante, girata in piano sequenza e che precede la comparsa sullo schermo del titolo.
La protagonista è interpretata da una meravigliosa Vanessa Kirby, che già nella serie tv The Crown aveva dato prova della sua bravura e che grazie a questo film si è guadagnata la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile al Festival di Venezia.
Una donna straziata dal dolore e dai sensi di colpa per aver preso una decisione sbagliata, per la motivazione sbagliata e circondata da persone che dovrebbero starle accanto, ma che finiscono solo per giudicarla. Primi fra tutti suo marito, interpretato da un ottimo Shia LaBeouf, e sua madre, una bravissima Ellen Burstyn, personaggio anch’esso tragico che regala allo spettatore, nel corso della pellicola, un monologo difficile da dimenticare.
Il giudizio degli altri, dato inevitabilmente dalla società e rappresentato anche dalla presenza ingombrante dei media, è ciò che il film tenta di denunciare, senza schierarsi apertamente, ma sottolineando come una mancata comunicazione fra le persone o peggio, un’errata comunicazione, possa portare a scelte e conseguenze devastanti per la propria vita.
La pellicola è inoltre intrisa di simbolismi, più o meno velati, come il ponte in costruzione (Martha che cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita distrutta) o i semi coltivati con cura, dove riversare l’amore materno che le è stato negato; queste e molte altre metafore vengono solo mostrate allo spettatore, senza una spiegazione, così che possano essere interpretate liberamente.
Il vero fulcro della pellicola resta dunque il dolore, presentato come qualcosa di radicato nell’animo umano, difficile da approcciare e da superare totalmente.
Si può forse accettarlo, per imparare a conviverci.
Consigliato a...
a chi apprezza i film riflessivi e drammatici, e a chiunque abbia provato un forte dolore almeno una volta nella vita.
Trailer
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Dove recuperarlo?
Cosa dice la critica
77%
7.1
Pieces of a Woman (2020)
Titolo italiano: Pieces of a Woman
Trama: Martha e Sean, una coppia di Boston, stanno per avere un bambino. La donna decide che vuole partorire in casa, ma dopo l’arrivo della sostituta dell’ostetrica le cose iniziano ad andare storte.
Paese: USA, Canada
Durata: 128 min.
Regia: Kornél Mundruczó
Attori: Vanessa Kirby, Shia LaBeouf
Genere: Drammatico
Totale
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Trama - 7/10
7/10
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Realizzazione - 9/10
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Impatto - 8/10
8/10
