8 biopic musicali che vorremmo vedere al cinema

by Alessandro
0 commento
biopic musicali

Dopo il grande successo di Bohemian Rhapsody sui Queen e l’imminente uscita di Rocketman su Elton John, ci siamo chiesti quali nuovi biopic musicali vorreste vedere nei cinema prossimamente, o meglio lo abbiamo chiesto direttamente a voi tramite la nostra pagina Facebook!

In questa davvero poco personale top of c’è tanto di vostro, quindi iniziamo subito!

#1 Elvis Presley

Perché?

Il re del rock and roll e del bacino, non quelli ai fan, non quello lesbo di Katy Perry. Sopravvive ad un gemello nato morto, cresce a pane e brillantina, riscrive il country, viene accusato di razzismo e di essere a capo della perdizione della gioventù dell’epoca. Diventa militare, finisce in Germania Ovest, poi torna negli anni ’60 e deve fare i conti con i Beatles e i Rolling Stones. Muore gonfio, balbettante e imbottito di farmaci nel 1977.

Curiosità

Esiste un mezzo mito del cinema che lo vedrebbe coinvolto in un cameo improbabile in Mamma ho perso l’aereo che però è del 1990. Ah e la figlia è stata sposata dal 1994 al 1996 con Michael Jackson. Il che pare quasi incestuoso.

Chi ci vedrei?

A parte che sembra davvero incredibile che tra i tanti biopic musicali uno serio (ce n’è uno televisivo e uno diretto da John Carpenter e con protagonista Kurt Russel) su Elvis. In un ipotetico biopic potrebbe essere interpretato più o meno da chiunque, compreso da mio zio Pasquale!

biopic musicali

#2 Led Zeppelin

Perché?

“Solo” 12 anni di attività faciliterebbero la resa di un film, se solo non fossero così densi di avvenimenti! Una band come loro sarebbe solo potuta volare in alto come uno Zeppelin, un dirigibile. Decisamente meglio come nome di Iron Butterfly (band statunitense che non è finita proprio benissimo…). Incidono 4 album in 3 anni e in modo episodico, alla Guerre Stellari. Combinano blues, rock e folk e creano un genere che sarà per sempre a sé stante.

Il loro successo eterno viene purtroppo interrotto dall’imminente morte nel 1980 di John Bonham, il batterista, dopo aver assunto circa 40 shot di vodka. L’avvenire fu intrigante e legato da un fil rouge interessante che vi sveleremo a fine articolo!

Curiosità

Hanno a più riprese risposto ad accuse di satanismo, specialmente per quanto concerne l’album Led Zeppelin IV. Jimmy Page ebbe una storia con una groupie 14enne. Oltre che dal gentil sesso, Page era ossessionato dalla magia nera, in particolare da Crowley, un filosofo inglese del 20esimo secolo. La curiosità più interessante resta quella su Stairway To Heaven, il loro capolavoro. Pare infatti che se si ascolta il brano al contrario in corrispondenza del verso “bustle in your hedgerow”, si può sentire: “here’s to my sweet Satan/ The one whose little path would make me sad, whose power is Satan / He will give those with him 666 / There was a little toolshed where he made us suffer, sad Satan”.

Ragazzoni tranquilli.

Chi ci vedrei?

Per Jimmy Page ci avrei visto bene un John Belushi, se non fosse prematuramente scomparso. John Bonham invece in certe espressioni somiglia a Dustin Hoffmann, in altre a John Wick aka Keanu Reeves. Fate voi!

8 biopic musicali che vorremmo vedere al cinema 8

 

#3 Kurt Cobain (Nirvana)

Perché?

Mentre Elvis cantava “Mine” e i Led Zeppelin ancora non si chiamavano così, ad Aberdeen negli States nasceva Kurt Donald Cobain, senza forse sapere che dal 1991 in poi sarebbe stato portavoce di una generazione, la famosa generazione X. Un neonato, una piscina, una banconota…dicono niente?

La band nasce solo nel 1987, con l’intento buddhista di liberarsi dalle noie e dalle sofferenze del mondo esterno, trovando la pace dei sensi, quindi facendo punk rock. Concetto particolare, ma senza dubbio interessante in una chiave di riadattamento cinematografico. Nel 1990 esce Nevermind, album che ha per sempre cambiato la storia della musica. Scalzando in classifica anche il più quotato Dangerous, album di un tale che se ne uscì con qualche canzonetta, tipo Black Or White e Heal The World.

All’apice della carriera, Cobain lasciò spontaneamente tutti noi, suicidandosi nella serra della sua casa sul lago Washington.

8 biopic musicali che vorremmo vedere al cinema 9

Curiosità

Di droghe il caro Kurt ne provò davvero tante, dall’eroina al Valium. Decise spontaneamente di imparare a suonare la chitarra per mancini, dato che all’epoca non avrebbe avuto chissà che concorrenza. Ha avuto un passato da istruttore di nuoto. E’ morto alla stessa età di Jimi Hendrix, 27 anni. Una previsione o una scelta folle?

Accanto al suo cadavere fu rinvenuto un fucile a pompa ed una lettera scritta al suo amico immaginario d’infanzia, Boddah. Se siete curiosi di leggerla, cliccate qui.

Chi ci vedrei?

Chris Hemsworth!

 

#4 Madonna

Perché?

Già solo il chiamarsi Madonna Louise Veronica Ciccone e di essere di origini abruzzesi la rende nostranamente interessante. Anche qui gli incroci temporali sono incredibili, perchè è proprio nel 1977, anno di morte di Elvis, che Madonna inizia a studiare, partendo dalla danza in una scuola di New York. Nel 1984 con il suo secondo album escono tra le altre Like a Virgin e Material Girl, quasi parallelamente alla sua carriera cinematografica, che la vede protagonista in Cercasi Susan disperatamente, riscuotendo anche un certo successo.

Who’s that girl, Like a prayer, poi la fase erotica, la techno, American Pie rivista e le colonne sonore. Senza dubbio interessante da un punto di vista cinematografico il fatto che a 40 anni dal suo esordio la Queen del pop stia ancora lavorando a nuovi album, l’ultimo dei quali si intitolerà Madame X.

8 biopic musicali che vorremmo vedere al cinema 10

Curiosità

Material Girl è uno dei brani che odia di più. Ha avuto un flirt con Prince, ma poi ha scelto Sean Penn. E Guy Ritchie. E sei figli. E’ finita su Penthouse, Playboy e Pepsi. Nel film Il silenzio degli innocenti, quando Jodie Foster entra nella stanza di Federica, una delle vittime, su una parete è affisso un bel posterone anni ’80 di Madonna. Della serie “prima di morire ho visto la Madonna”.

Chi ci vedrei?

Margot Robbie!

 

#5 Chester Bennington (Linkin Park)

Perché?

I trascorsi e i ritmi forsennati del mondo della musica portano Chester alla stessa maledetta fine di tanti altri grandi della musica, nel suo caso il suicidio per impiccagione il 20 luglio 2017. E’ evidente però l’impronta lasciata dalla band sul rock degli anni 2000. Tutti noi abbiamo visto almeno un montaggio di DragonBall Z sul duello Gohan-Cell con Numb in sottofondo. Nel 2009 la band musica New Divide, la colonna sonora di Transformers – La vendetta del caduto.

Chester riesce a lasciarsi alle spalle il passato a contatto con le droghe, ma si rivela piuttosto sfortunato durante le sue rocambolesche live, fratturandosi a più riprese polsi e caviglie.

8 biopic musicali che vorremmo vedere al cinema 11

Ad inizio 2017 viene annunciato il settimo album, One More Light, con relativo tour tra luglio e ottobre. Ma l’improvvisa morte del cantante proprio nel luglio 2017 compromette il tour e lascia un vuoto incolmabile nel mondo della musica. Nel febbraio 2019 Mark Shinoda, tastiere e voci, ha dichiarato di essere ancora alla ricerca di un frontman, ricerca piuttosto complessa purtroppo.

Curiosità

Nel 2010 Chester prese parte ad un cameo nel film di Saw 3D, dove interpretava una delle vittime del serial killer. La sua prematura scomparsa portò inoltre ad un tributo incredibile a Mosca, con oltre 200 musicisti che si sono esibiti contemporaneamente nell’agosto 2017. Trovi la performance completa qui.

Chi ci vedrei?

Shia LaBeouf!

 

#6 David Bowie

Perché?

Parte dal sassofono nei sobborghi londinesi, fa il corista in chiesa e si ispira a James Brown e Ray Charles. In occasione di Apollo 11 nel 1969, incide Space Oddity, ben accolta dalla stampa nazionale. Ma è nei primi anni ’70 che la metamorfosi di Bowie si compie, fondando un genere, il glam rock, non ben accettato da tutti. Il suo essere poliedrico gli permise di entrare in contatto anche con Andy Warhol, padre della pop art. La nascita di Starman e del suo alterego musicale, Fame con John Lennon e la crescente dipendenza da cocaina, lo snello Duca bianco e l’uscita di Heroes. E ancora l’elettronica, la sperimentazione ed il ritorno al passato.

L’8 gennaio 2016 esce Blackstar, l’ultimo album prima della sua prematura morte nella notte tra il 10 e l’11 gennaio.

8 biopic musicali che vorremmo vedere al cinema 12

Curiosità

Nel 1988 Bowie interpreta Ponzio Pilato ne L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese. Nel 1981 collabora all’uscita di Under Pressure (ma che bello sarebbe a riguardo un crossover con Bohemian Rhapsody). Tuttavia Bowie non la eseguirà mai live prima del 1992, in occasione del Freddie Mercury Tribute Concert. Il suo singolo Telling Lies del 1996 è stato il primo brano famoso scaricabile dal web. Il film Velvet Goldmine è vagamente ispirato a Bowie, ma i veri biopic musicali non l’hanno ancora trattato.

Chi ci vedrei?

Si vocifera di un film intitolato “Stardust” con Johnny Flynn ad interpretare Bowie. Io ci vedrei molto di più un Benedict Cumberbatch!

 

#7 Bruce Springsteen – The Boss

Perché?

Nato nel New Jersey, la sua famiglia è di origine napoletane, in particolare di Vico Equense. Trotta trotta cavallino, Bruce all’età di sette anni assiste al primo storico show di Elvis Presley, in occasione dell’Ed Sullivan Show. Le influenze dei Beatles, degli Who e dei Rolling Stones lo portano ad esordire nel mondo della musica a metà degli anni ’60. Ma è il 1974 l’anno decisivo per la sua carriera: The Boss, dopo i primi due insuccessi discografici, esce con un solo ep, ovvero Born To Run. Il critico musicale Jon Landau su Rolling Stones disse che Springsteen sarebbe stato il futuro risollevatore delle sorti del rock n’ roll. L’apice della sua carriera fu l’uscita di Born in the U.S.A. Il brano principe dell’essere americani, come certificato anche dalla copertina del suo album e dalla propaganda dell’allora presidente Reagan. Gli anni ’90 furono caratterizzati dalle sperimentazioni, a cavallo tra loop e campionatori.

The Boss è ancora in attività, inoltre su Netflix è uscito Springsteen On Broadway, un documentario musicale sui suoi concerti tenutisi tra il 2017 e il 2018 a Broadway. Documentario che merita davvero molto! Tra i vari biopic musicali programmatene anche uno su di lui!

8 biopic musicali che vorremmo vedere al cinema 13

Curiosità 

Perchè The Boss? Perchè il caro vecchio Bruce, dopo i concerti, era solito distribuire il compenso tra i membri della band e dello staff. Pensavate fosse invischiato nella mafia New Yorkese ehhhhh? Ah e lo chiamano anche il working class hero, l’eroe della classe operaia decantato da John Lennon ma anche dai Green Day. Bruce ha dato il suo contributo anche al progetto contro l’Aparthide, concretizzatosi nel celebre brano We Are The World.

Infine la rockstar ha avuto a che fare con Chris Columbus, regista del primo episodio di Harry Potter, al quale Bruce propose un suo brano come colonna sonora. Non se ne fece nulla, peccato!

Chi ci vedrei?

Emile Hirsch!

#8 Pink Floyd 

Perché?

Forse saprete già dell’esistenza di diversi documentari su di loro, ma di biopic musicali nemmeno l’ombra.. Sul perchè serva un biopic su di loro, citerò solo alcune parole chiave, senza entrare nel dettaglio. Psichedelico/progressivo, live a Pompei, The Dark Side Of The Moon, The Wall, Animals e Animal Farm di Orwell, la carriera degli anni 2000. Insomma ci sarebbe talmente tanto da dire che forse un solo biopic risulterebbe essere riduttivo.

8 biopic musicali che vorremmo vedere al cinema 14

Curiosità 

Il loro brano Fearless contiene un estratto del coro storico del Liverpool “You Will Never Walk Alone”. Al contrario di molti colleghi, Gilmour e compagni preferivano l’alcool alle droghe, questione di scelte! Kubrick fallì nel tentativo di inserire in Arancia Meccanica uno dei brani della band di Abbey Road. I nostri ragazzoni assunsero anche un addetto che rispondesse NO ad ogni richiesta d’intervista nel periodo di uscita di The Dark Side Of The Moon. Gilmour è anche tornato a Pompei nel 2016, dove tra l’altro in questi mesi è in corso una mostra temporanea celebrativa dei Pink Floyd.

Chi ci vedrei?

David Gilmour è IDENTICO a Karl Urban che interpreta Eomer nel Signore degli Anelli. Guardate qua!

Potresti adorare anche...