Crazy Ex-Girlfriend: è solo una ragazza innamorata

Crazy Ex-Girlfriend è una serie televisiva americana, ha debuttato nel 2015 e si trova in quella fascia grigia di genere fra il comico e il drammatico.

La trama di Crazy Ex-Girlfriend

La serie racconta la storia di Rebecca Bunch, una brillante avvocatessa di New York, dedicata al 100% al lavoro, single, che non prende mai ferie o giorni di malattia, pronta per ricevere una promozione e incapace di ricordare l’ultima volta in cui sia stata realmente felice.

La serie

Il giorno in cui conosciamo Rebecca lei incontra Josh Chan, il suo fidanzatino del campo estivo di quando erano adolescenti, e naturalmente decide che rimettersi con lui sarebbe la soluzione a tutti i suoi problemi e si trasferisce nella piccola città californiana in cui lui è nato e tuttora vive.

A West Covina stabilirà una nuova vita, con nuovi amici, nemici, colleghi, vicini di casa, fidanzati, ai quali farà di tutto per nascondere la vera motivazione del suo trasferimento.

Chiaro perchè si chiami Crazy Ex-Girlfriend, no?

“Ma è un termine sessita!” Vero, ma lo show ne è perfettamente a conoscenza, e la situazione è molto più complicata di così.

Ah, ed è un musical.

Ogni episodio contiene in media due o tre canzoni originali (originali!), che, oltre ad essere incredibilmente orecchiabili e divertenti (e fortunatamente tutte su Spotify), secondo le regole del genere raccontano e esprimono i pensieri e i sentimenti dei vari personaggi.

Sono parte fondamentale della trama, spesso anche solo la ripresa di un motivo fa collegare situazioni, emozioni, idee; completano la narrazione in modo unico.

Sono originali, sì, ma si appoggiano a ben noti stereotipi della musica pop e o li amplificano, o li sovvertono per trasmettere al meglio il messaggio e massimizzare l’effetto comico/drammatico/satirico.

Abbiamo pezzi tipicamente romantici (stile Fred Astaire o Ed Sheeran) utilizzati per dire “Accontentati di me” o “Purtroppo voglio fare sesso con te“; una canzone stile Abba sul “Primissimo pene che abbia mai visto“; Marilyn Monroe di “Diamonds are a girl’s best friend” che si fa spiegare la matematica dei triangoli amorosi; rap per vantarsi di quanto si faccia una buona impressione sui genitori dei fidanzati; canzoni da strusciamenti in discoteca su tutte le paure del “sesso con uno sconosciuto” (“è una pistola quella?! Oh grazie a dio è solo il tuo pene!”), e la lista potrebbe contiunare molto.

Se l’ultimo paragrafo non ti ha fatto fuggire a gambe levate sicuramente apprezzerai moltissimo questa serie.

Fra una canzone e l’altra la storia di Rebecca è ricca di bassi e.. beh, sì, anche qualche alto. A volte è come guardare un incidente a rallentatore senza poter fare niente, ma uno di quelli fra un aereo di bambini e un tir di cuccioli di cane. Rebecca è un personaggio molto complesso, per la quale è impossibile non tifare, nonostante tutto ciò che le capiti – e che fa capitare – soprattutto grazie all’interpretazione di Rachel Bloom (anche creatrice dello show insieme ad Aline Brosh McKenna, scrittrice di “Il diavolo veste Prada”), che per il ruolo ha vinto anche un Golden Globe.

Il cast che la circonda non è da dimenticare: oltre al talento sia attoriale sia musicale della maggior parte di loro, i personaggi sono tutti afflitti dai loro problemi, e un po’ ricordano i cittadini bizzarri di Stars Hollow di Gilmore Girls, ognuno con le sue assurdità.

E’ un raro esempio di un’antieroina, ruolo spesso maschile, con discussioni di malattie come la depressione e i disturbi della personalità e di un senso dell’umorismo davvero lurido (nel senso migliore del termine).

 

Fino ad ora sono andate in onda tre stagioni, di cui due disponibili in Italia su Netflix (mentre andrà in onda in chiaro dal 29 giugno su Rai 2), ed è già stato annunciato che la prossima sarà anche l’ultima.

Consigliato a:  chiunque non sia spaventato dai musical e apprezzi personaggi  difficili e completi

Trailer:

Cosa dice la critica:

7,7/10
97%