Revelations: le ultime parole di Bill Hicks

by Rosario
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Goatboy e lo stupro

Non sono in molti i comici disposti a toccare la tematica dello stupro. Beh, Bill Cosby la toccava eccome, ma purtroppo non sul palco. Oggi, quelli che meglio riescono in questa impresa sono Ricky Gervais e Jim Jefferies. Si tratta di una concreta definizione di “contenuto scomodo”. Bisogna saperci fare, e “con le parole ed espressioni giuste, non esiste tema che la comicità non possa e debba affrontare”. (R. Gervais)

Bill Hicks non è da meno, anzi. Per affrontare la tematica utilizza il personaggio di Goatboy, una grossa bestia puzzolente, con del fuoco all’interno degli occhi. Lo impersona sia per criticare tutti gli artisti che hanno scelto la via commerciale, sia per dare un volto alla figura dello stupratore, che di umano ha ben poco. Il risultato è un colpo crudo e sincero assestato al pubblico, un segno netto che delimita ciò che si è disposti ad accettare da una battuta.

La legalizzazione della marijuana

Altro argomento cardine della comicità del “Dark Poet” è la legalizzazione della marijuana. Non solo: pone l’interrogativo anche su altri tipi di sostanze, come i funghi allucinogeni e l’LSD. In particolare, il comico fa una distinzione tra gli artisti che ne fanno uso e quelli che, invece, sono apertamente contrari, declassandoli a “servi del governo”.

Non esistono solo droghe buone, sia chiaro. Alcune sono ottime.

La sua onestà, la completa assenza di tabù e il talento nel relazionarsi col pubblico, lo portano ad essere elogiato al di fuori dei confini statunitensi. Londra non può far altro che accogliere il profondo messaggio di libertà che porta con sè nel complesso dello show, meno gradito in patria. Restituisce all’artista un trampolino di lancio al successo che non ha fatto in tempo a godersi. Ma soprattutto, ha dato la possibilità al mondo intero di ricordare, per sempre, uno dei più grandi comici della storia.

VOTO: 9

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