Esiste da sempre, nel cinema e nella letteratura, un fascino macabro per le cittadine americane, tendenzialmente del profondo nord-est (come insegnano Stephen King, Twin Peaks e non solo), con quel loro misto di isolamento malato, atmosfera distorta e una forte religiosità (che spesso sfocia nel fanatismo) tipica degli ambienti rurali.
Le strade del male (The Devil All the Time), diretto da Antonio Campos e distribuito da Netflix, si inserisce in questa tradizione.
La trama di Le strade del male
Knockemstiff, Ohio. Vite di diversi personaggi si intrecciano in una storia nera tra fanatismo religioso, follia e tragedia nelle profondità rurali dell’America, alla fine degli anni ’60…
Il film
Fin da subito il film trascina lo spettatore in un vortice di atrocità e atmosfere malsane (complici le ottime musiche), condite da archetipi grotteschi, tra animosi credenti, perversi reticenti, e ambigui sceriffi (un gonfio e sgradevole Sebastian Stan).
In pieno stile da racconto gotico, il male e la follia sono presenze fisse per tutti i personaggi coinvolti, come se qualcosa di orrorifico avesse messo radici sotto quell’asfalto poco curato. E ad aumentare la tensione costante (almeno per la prima metà della pellicola) intervengono gli attori, da un Robert Pattinson dalla fastidiosa voce nasale e marcato accento redneck, a un tormentato e duro Tom Holland.
Mentre era facile aspettarsi una presenza asciutta e credibile da un Bill Skarsgård, ormai perfetto caratterista in ruoli macabri e ambigui, la bravura di Holland (già dimostrata da giovanissimo in The Impossible) all’interno di atmosfere torbide è ancor più sorprendente.
Un cast, tra nomi più e meno conosciuti, che offre ottime interpretazioni anche su personaggi monodimensionali con poca presenza nel film, tutti sempre moralmente grigi e fisicamente sporchi e sudati
Ma il ritmo lento alla fine della prima ora finisce per far sbiadire la tensione, sotto il peso di una vuotezza narrativa disarmante. Inoltre, la voce del narratore, lo stesso Donald Ray Pollock, autore del romanzo fonte della storia, perde di utilità descrivendo situazioni e riflessioni che potevano essere introdotte per immagini e recitazioni.
Rispetto a Prisoners di Denis Villeneuve, in cui in un intricato thriller si nascondevano comunque ritratti grotteschi di un’umanità quanto mai reale, Le Strade del Male non si risparmia mai, mettendo in rassegna tutte le declinazioni della malvagità fino all’ostentazione, ma non riuscendo ad andare oltre.
L’accentuazione ossessiva dell’Orrore umano, che se raccontato bene dovrebbe sortire sempre riflessioni stimolanti (come dimostrato da Tiziano Sclavi con il suo Dylan Dog), conduce così solo a un esercizio di stile, affascinante e ottimamente recitato, digeribile da pochissimi stomaci ed estremamente difettoso.
Consigliato a...
chi apprezza i thriller lenti e focalizzati totalmente su personaggi e capacità attoriali, a chi apprezza atmosfere disturbanti e torbide
Trailer
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Dove recuperarlo?
Cosa dice la critica
Le strade del male (2020)
Titolo italiano: Le strade del male
Trama: Knockemstiff, Ohio. Vite di diversi personaggi si intrecciano in una storia nera tra fanatismo religioso, follia e tragedia nelle profondità rurali dell'America, alla fine degli anni '60...
Paese: USA
Durata: 138 min.
Regia: Antonio Campos
Attori: Tom Holland, Riley Keough, Sebastian Stan, Robert Pattinson
Genere: Drammatico, Thriller
Totale
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Trama - 6/10
6/10
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Realizzazione - 7/10
7/10
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Impatto - 8/10
8/10