Hand of God: la serie tv sul giudice che parla con Dio

Dato l’arrivo della seconda stagione di Hand of God su Amazon Prime Video colgo l’occasione per parlarne. Del resto sento accennarla troppo poco in giro per il web e mi sembra davvero doveroso presentarla.

Prima messa in onda: 2014
Puntate: 20
Stagioni: 2-
Rete: Amazon video
Autori: Ben Watkins, Daniel Tuch
Attori: Ron Perlman, Dana Delany, Andre Royo, Garret Dillahunt, Alona Tal, Julian Morris

Hand of God è un prodotto originale e davvero ben realizzato con una trama coinvolgente e ricca di mistero.

Il giudice Pernell Harris ha una crisi mistica improvvisa dopo che suo figlio finisce in stato di coma. Pernell crede di essere diventato uno strumento di Dio e che sia stato da lui scelto per fare giustizia. Questo gli creerà non pochi problemi e porterà a galla oscure verità.

“Un cast perfetto e una trama coinvolgente rendono Hand of God una vera perla di Amazon Video”

Questo plot surreale è la premessa per fare luce sui lati nascosti della legge, la corruzione del sistema giudiziario, ma anche di quello religioso.

Ron Perlman regala un’interpretazione magnifica ed è sicuramente il punto di forza dell’intera serie. Fortunatamente però Hand of God non sceglie la strada facile di affidarsi completamente al suo protagonista e compone un perfetto cast di contorno. I personaggi sono credibili e la recitazione è davvero di ottima qualità. Nota di merito soprattutto per Garret Dillahunt e Dana Delany.  Per Perlman andrebbero spese però molte parole.

Attore feticcio di Jean-Pierre Jeunet e di Guillermo Del Toro (protagonista sotto il trucco di Hellboy),  si è fatto notare al grande pubblico televisivo soprattutto grazie al ruolo di Clay Morrow in Sons of Anarchy. Qui è protagonista assoluto e la sua performance riesce ad equilibrare bene il dramma, il cinismo del personaggio.

Hand of God è una serie ben diretta e con poche digressioni. Segue più o meno cinque linee narrative, ma non dimentica di concentrarsi sul mistero principale. Di fatto Hand of God ha alla base della trama la ricerca di una verità, un po’ come fu per Prison Break nel corso delle varie stagioni. Per intenderci, non è una serie action e neanche un thriller giudiziario. Potremmo definirlo un dramma poliziesco mischiato ad un po’ di mistery.

Da urlo la sigla iniziale sulle note di An Honest Man.

Consiglierei questa serie specialmente a chi è alla ricerca di qualità e un prodotto un po’ più impegnativo della media.

La seconda stagione è da poco stata pubblicata su Prime Video anche in italiano.