James Cameron, l’ultimo dei Mohicani

by Andrea Croce
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James Cameron è un guerriero. Non si è mai arreso durante le travagliate lavorazioni dei suoi film e mai si arrenderà. E’ per questo che nel periodo più’ difficile della storia per le sale cinematografiche un cinema come il suo, inteso come impresa eroica è importantissimo.

I film di Cameron

In 35 anni di carriera Cameron ha diretto solamente 8 film. Ma aldilà del risultato 8 film enormi. Tolto True Lies (1994), che in realtà è un remake di un film francese, e diciamoci la verità un semplice divertissement, la filmografia di Cameron è composta da vere e proprie sfide registiche.

Il territorio in cui si muove il regista canadese è quello della fantascienza, in particolare il rapporto tra uomo e tecnologia. Cameron non è mai critico verso le innovazioni tecnologiche, ma verso l’avidità dell’essere umano nello sfruttare queste novità. 

La spedizione dei marines in Aliens – Scontro finale (1986) ha il puro scopo di riportare indietro la creatura per capire come possa produrre guadagno.

L’obiettivo dei viaggi su Pandora in Avatar (2009) è solo lo sfruttamento del suolo per ricavarne il preziosissimo obtanium.

Terminator 2 non invecchierà mai, è cinema vivo, è cinema da grande schermo

james cameron

Ma Cameron non ha una visione totalmente pessimista dell’essere umano. Le corporazione, le istituzioni per lui sono pericolose, l’uomo preso singolarmente può cambiare. Emblematico in tal senso è il personaggio di Miles Dyson in Terminator 2 (1991). Quando lo scienziato ascolta la storia di Sarah Connor non esita minimamente a distruggere tutte le sue ricerche pur di evitare una catastrofe ben peggiore. I membri dell’equipaggio in The Abyss (1989) credono subito alla presenza delle creature subacquee, mettendosi contro i marines, l’istituzione che vorrebbe semplicemente eliminare l’altro.

James Cameron, l'ultimo dei Mohicani 3

Le sceneggiature dei film di Cameron non brillano per particolare raffinatezza o evoluzione dei personaggi (forse la sua sceneggiatura migliore è quella di Strange Days, scritta per la moglie di allora Kathryn Bigelow).

Avatar è praticamente un remake di Pochaontas. The abyss è la classica storia ambientalista. Eppure nella messa in scena, che è il piatto forte della casa, trasudano, una vitalità, un’energia che ti fanno tralasciare qualsiasi ingenuità di scrittura.

Tutta l’energia che Cameron ha messo nell’ideazione e nella realizzazione della scena così come lui l’ha immaginata si respira in ogni singolo frame. Per questo motivo un film come Terminator 2 non invecchierà mai, è cinema vivo, è cinema da grande schermo.

James Cameron è forse l'unico regista che ancora crede al cinema come impresa eroica

L’idea che stia girando i seguiti di Avatar è esaltante, perché al di là del prodotto finito, sai già che un film di Cameron sarà un’esperienza, un’avventura. Una cosa che potrai godere appieno solo nel buio di una sala.

Lunga vita a James Cameron ed a Peter Jackson e Steven Spielberg, ultimi mohicani di un’esperienza cinematografica come avventura intesa dalla realizzazione sino alla fruizione.