L’Ultimo Boy Scout (1991): in alto o in basso?

Gli anni ’80 avevano visto il genere action riplasmato in qualcosa di nuovo, ma con l’inizio degli anni ’90 si mostrano già i primi sintomi del declino. L’Ultimo Boy Scout, figlio delle saghe action e poliziesche degli anni ’80, rappresenta il canto del cigno del genere.

La trama di L’Ultimo Boy Scout

Joseph Hallenbeck (Bruce Willis) è un detective privato dall’eroico passato ormai in rovina, che si trova presto coinvolto in un caso legato mondo del football americano. Ad aiutarlo il problematico Jimmy Dix (Damon Wayans), ex giocatore di football.

Il film

Come promesso, ecco il terzo e ultimo tassello del mosaico raffigurante il genere action anni ’80-’90.


Diretto da Tony Scott, L’Ultimo Boy Scout vede protagonista quel Bruce Willis che aveva dato vita al fragile ma risoluto John McClane, con una sceneggiatura di quel Shane Black creatore invece della saga con protagonisti i poliziotti Riggs e Murtaugh, accompagnato infine dalla colonna sonora di Michael Kamen, compositore sia per Arma Letale che per Die Hard. Si chiude il cerchio.

Questa riconoscibile anima sonora crea immediatamente un’atmosfera familiare, ma non certo rassicurante. Una partita di football americano, sotto la pioggia, termina in modo surreale.
Il film è duro e violento, come da abitudine dei suoi predecessori, caratterizzandosi da subito per toni noir.

Ormai la decostruzione dell’action hero americano è compiuta, e Joseph Hallenbeck non è nemmeno più un poliziotto tormentato, ma un “semplice” detective privato, particolarmente amareggiato da una situazione invivibile tra famiglia e lavoro.

Ma in questo reietto che si sporca le mani si nota qualcosa, un candore innaturale, un buon boy scout, il sintomo di un Genere che voleva rinascere, ma che inevitabilmente si avviava invece sul viale del tramonto.

L’Ultimo Boy Scout, con uno Shane Black mai così carico e spietato in sceneggiatura, mette in scena il declino di un mondo sportivo, quello del Football americano, ormai corrotto da giochi di scommesse che ne hanno dissolto ogni piacere sportivo, insieme all’illusoria immagine dell’eroismo e patriottismo americano, così fragili ed ipocrite.

E salutate una giovanissima Halle Berry

Come da tradizione il nostro boy scout è affiancato da un compagno, un Damon Wayans che, nonostante non brilli sempre per una recitazione soddisfacente, risulta il giusto contraltare comico, ma non troppo (molte sono anche le sue zone d’ombra), per un film in equilibrio tra dramma e commedia, che non si vergogna di alternare scene puramente splatter (può vantare una delle più iconiche del cinema americano), e altre puramente ridicole per i protagonisti.

Tony Scott è stato, è sempre bene ricordarlo, un regista con una propria dignità, un estremo professionista che è inciampato non poche volte in grossi passi falsi, e l’Ultimo Boy Scout è forse il film cult più riuscito e ricordato con affetto della sua filmografia, e questo non è cosa  da poco.

L’Ultimo Boy Scout è un film imperfetto ma godibile, pieno di tamarrissime frasi ad effetto, un ultimo saluto amaro con una vena speranzosa verso quel genere che pochi anni prima aveva completamente rivoluzionato il cinema americano.

-Ma cosa può fare un boy scout da solo?-
“Uno solo? Il mondo è pieno di boy scout, e di palloni da football…”

Consigliato a: gli appassionati dell’action comedy anni ’80, di Bruce Willis, e a chiunque voglia godersi un buon intrattenimento serale.

Trailer:

Dove recuperarlo?

Cosa dice la critica:

 7.0/10

60%

L'Ultimo Boy Scout (1991)

Titolo italiano: L'Ultimo Boy Scout

Trama: Joseph Hallenbeck è un detective privato dall'eroico passato ormai in rovina, che si trova presto coinvolto in un caso legato mondo del football americano. Ad aiutarlo il problematico Jimmy Dix, ex giocatore di football.

Paese: USA

Durata: 105 min.

Regia: Tony Scott

Attori: Bruce Willis, Damon Wayans

Genere: Action, Commedia, Thriller

Totale
8/10
8/10
  • Trama - 7/10
    7/10
  • Realizzazione - 8/10
    8/10
  • Impatto - 9/10
    9/10
Luke: Solitamente si fa chiamare Luke (ha proprio fantasia da vendere eh). La passione per il cinema lo accompagna dall'adolescenza, da quando curioso su cosa ci fosse oltre lo schermo si è appassionato anche di scrittura
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