6 film che… “Ma potevate consigliarli prima?!”

Per quanto uno si sforzi di seguire il cinema con passione e dedizione, ci sarà sempre una lista infinita di film che ancora non si è riusciti a recuperare. A volte addirittura diamo la precedenza a film che ci vengono consigliati da amici e per qualche motivo, scavalcano di prepotenza la scaletta e i buoni propositi.
Questa è una lista di quel tipo: ovvero una serie di film che mi son stati consigliati e che di prepotenza hanno anche guadagnato il mio favore. E con amarezza, dico fra me pensando, “Ma potevate consigliarli prima?!”.

6 – In Bruges – La coscienza dell’assassino (2008)

Questa commedia noir parte da dei presupposti un po’ oscuri e misteriosi. Due sicari si nascondono a Bruges (in Belgio) e si ritrovano a dover fare i conti con la noia e diverse situazioni ai limiti del paradossale, pur di ammazzare il tempo in attesa che si calmino le acque. Nel cast Colin Farrel, Brendan Gleeson, Ralph Fiennies e Clémence Poésy, per un film che ha portato a casa riconoscimenti per la sceneggiatura originale e per l’interpretazione di Colin Farrel. Leggera, ma estremamente dissacrante.

COSA DICE LA CRITICA:
IMDb: 7.9/10
Rotten Tomatoes: 84%

5 – Il Buono, il Matto e il Cattivo (2008)

Film coreano arrivato in italia solo nel 2011, è una piccola perla per gli amanti dei western. Ambientato nel deserto della Manciuria e cominciando con un assalto a un treno, tre personaggi si contendono una misteriosa mappa del tesoro. Film divertente a cui bisogna perdonare la tamarraggine proto k-pop. Al film non manca nulla dei canoni western di Sergio Leone: polvere, fango, sudore, caldo e duelli per un western vecchio stampo riuscitissimo. Nel cast gli attori coreani Song Kang-ho (di cui ricordiamo l’eccezionale interpretazione in Memories of Murder) e Lee Byung-hun (comparso di recente nel triste remake politically correct I magnifici 7).

COSA DICE LA CRITICA:
IMDb: 7.3/10
Rotten Tomatoes: 83%

4 – Hard Candy (2005)

Thriller drammatico con Ellen Page e Patrick Wilson, segue le vicende di una minorenne che viene adescata on line e convinta ad un appuntamento al buio con uno sconosciuto. E proprio quando il film sembra prendere la piega scontata dei film horror thriller da quattro soldi, tutto si ribalta. La piccola ragazzina prende in ostaggio l’uomo e inizia lentamente a strappargli una confessione riguardo le precedenti vittime. Ma se invece fosse la ragazzina a essere in torto e l’uomo innocente?

Un film dove i ruoli di vittima e carnefice continuano a ribaltarsi, senza esclusione di colpi.

COSA DICE LA CRITICA:
IMDb: 7.1/10
Rotten Tomatoes: 68%

3 – Sukiyaki Western Django (2007)

Altro salto in oriente con un genere tipicamente occidentale, questo western diretto da Takashi Miike incorpora un po’ di tutto. Continue citazioni alla letteratura occidentale (in particolare Shakespeare), citazioni infinite a tutte le più celebri pellicole western (a partire appunto da Django di Sergio Corbucci) e molti film di Tarantino e Rodriguez. Non a caso, lo stesso Tarantino fa due comparsate brevi nel film. Tutto qua? No, perché la trama è avvincente e divertente al punto giusto.

COSA DICE LA CRITICA:
IMDb: 6.3/10
Rotten Tomatoes: 56%

2 – Sunshine (2007)

Diretto da Danny Boyle, questo film parte con dei presupposti da fantascienza classica, per virare man mano verso il thriller e approdare sul finale quasi nell’horror puro. La trama da costantemente un senso di abbandono e disperazione: il Sole si sta spegnendo e gli abitanti della terra, ormai allo stremo, sperano di poter far ripartire le reazioni nucleari all’interno della stella. E nel viaggio iniziano a succedere eventi misteriosi, quasi ai limiti del paranormale. Ma nel profondo silenzio dello spazio, chi può mai annidarsi? Nel cast Chris Evans e Cillian Murphy.

COSA DICE LA CRITICA:
IMDb: 7.3/10
Rotten Tomatoes: 76%

1 – The Big Kahuna (1999)

Al primo posto, quello che prepotentemente è entrato nella lista dei miei film preferiti in assoluto. Un film all’apparenza e dal set up semplice, come una camera d’albergo e tre personaggi di età differenti, in viaggio d’affari. Nulla di più che chiacchiere e confronti tra l’esperienza del più anziano, prossimo alla pensione, l’ambizione e gli interessi del più giovane e la disillusione e l‘amarezza dell’uomo di mezza età. Chiunque può riconoscersi nei loro discorsi perché riguardano periodi diversi della vita di ognuno. Si parlerà di soldi, carriera e spiritualità. E per concludere, uno dei monologhi più belli che parlano della bellezza della vita degli esseri umani. Nel cast, Danny de Vito, Kevin Spacey e Peter Facinelli.

COSA DICE LA CRITICA:
IMDb: 6.7/10
Rotten Tomatoes: 74%

Lorenzo: Cresciuto come tanti bambini degli anni '90 a pane e film di Bud Spencer, da sempre ama il cinema in tutte le sue forme. Programmatore di giorno e videoamatore a tempo perso, negli ultimi anni ha iniziato a detestare il cinema Americano da Blockbuster (salvo sporadiche eccezioni) e ad apprezzare i decisamente poco blasonati film orientali moderni. È finito che non ha più amici da invitare a casa per un film: preferiscono drogarsi.
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