Il problema non è il problema: la frase di Jack Sparrow MAI detta

“Il problema non è il problema. il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema.”

Se non tutti, in molti avrete sentito o letto questa frase almeno una volta nella vita.

E’ un valido spunto di riflessione sugli atteggiamenti palesemente sbagliati che spesso assumiamo anche nelle situazioni più semplici, che di certo non ci aiutano nel risolvere i casini. Una frase in linea con la tipica dialettica di Jack Sparrow, l’iconico pirata Disney interpretato da Johnny Depp.

Ed è proprio a lui che questa frase viene associata da oltre una decade. Ma pare che in pochi si siano presi la briga di capire se il suddetto capitano avesse davvero pronunciato quelle brillanti parole in una delle pellicole che l’han reso famigerato. In effetti non l’ha mai detta.

Ma andiamo per ordine...

Era il 2009, anno in cui Facebook spopolò in Italia, soprattutto per la mia generazione nata a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.

L’uso del social era ben diverso al tempo: lo usavamo soprattutto per ridere, per condividere musica, postare foto e video, ignorando quanto sarebbe potuta diventare virale una foto imbarazzante di te, ubriaco, che arrancavi sulle scale del pianerottolo di casa, in un ritratto sgranato e sfocato. O quando venivi investito dal terribile flash delle vecchie compatte, che riportava in luce tutta la vergogna che ti contraddistingueva durante le notti brave.  Si, ho detto “compatte”, gli smartphone non erano ancora diventati mainstream. Usavamo i telefoni con la tastiera T9 e mandavamo ancora gli sms.

Cazzo, la preistoria

Ad ogni modo, sul vecchio FB potevi trovare una sequela infinita di video e foto diventati vignette comiche ricordate ancora oggi, come i vecchi “demotivational” o i primi meme, i quali  riprendevano le espressioni di qualche povera vittima ridisegnata con Paint in una veste particolarmente espressiva, e associata a frasi o situazioni più o meno comiche.

Dopo questo preambolo storico, sto per arrivare al punto focale della questione: come fa una notizia falsa a diventare virale?

Fu proprio in quegli anni un po’ ingenui che, durante il consueto zapping sul social, notai una vignetta che ritraeva Sparrow con una didascalia simile a quella che ho riportato all’inizio (Il problema non è il problema…). Simile, perché qualche furbone aveva pensato bene di aggiungerci un “comprendi?”.

E il dado fu tratto

Per un motivo o per un altro, mi ritrovai a guardare la saga di Pirati dei Caraibi svariate volte, e per svariate intendo tantissime. Mi piaceva l’atmosfera fantasy in un contesto caraibico, mi piacevano i costumi, mi piacevano i personaggi, la trama ed il suo svolgimento, piuttosto intricato per un film tratto da un padiglione di Disneyland.

(a proposito, qui trovate la recensione del quinto film, La vendetta di Salazar)

Io ed altri amici ricordavamo molte delle citazioni dei film, ma nessuno di noi ricordava la frase  “il problema non è il problema”. Nessuno.

Durante le successive visioni delle pellicole, capii che qualcuno aveva fatto una cazzata.

Oggi, digitando la frase su Google, troverete decine, forse centinaia di siti che la riportano come citazione di Sparrow

peccato che Sparrow non l'abbia mai pronunciata

MAI

in nessuna delle cinque pellicole

Di recente, a distanza di 10 anni, ho ritrovato la frase “il problema non è il problema…” riportata da uno degli amministratori di una nota pagina Facebook, usata impropriamente come didascalia per un post sui casini legali di Depp.

Così, ho deciso di lasciare un commento in cui sottolineavo quanto quell’associazione fosse sbagliata.

La gente non solo non mi ha creduto, ma ha dato forza alla povertà mentale tipica del popolino di Facebook: se qualcuno afferma qualcosa che a te non va a genio, DEVI insultarlo. Meglio ancora se sei coadiuvato da altre decine di furboni che non vedono l’ora di scaricare la loro frustrazione quotidiana su un argomento per il quale è inutile scannarsi.

Come al solito, ho preso la cosa sul ridere e ho chiesto una prova, un video, o la descrizione della scena in cui Jack pronuncia la frase: “Il problema non è il problema…“.

Niente, il nulla.

Le persone hanno continuato ad inveire su di me senza darmi alcuna prova, proprio perché non esiste. Tra le varie cazzate che mi sono state dette, posso estrapolare un: “non hai mai visto il film”, “su Google è citata ovunque” o un “devi dimostrare che non esiste”.

Dimostrare che non esiste

Questa me l’han detta in diversi, ero basito. Ci ho ragionato sopra. Come potevo dimostrare che questa frase non era mai stata detta da Jack? Solo dimostrando la reale provenienza della frase stessa.

Così ho cominciato a cercare

e dopo aver dribblato tutte le cazzate palesatesi su Google, finalmente sono giunto ad un dunque: un articolo del 2011 (lo trovi qui) scritto da Isabella Paglia, che recensì il libro The Sisterhood of the Traveling Pants di Ann Brashares, il quale riporta la frase

"The problem is not the problem. The problem is your attitude about the problem. Got that?"

 Suona familiare? Ma certo, è proprio

“Il problema non è il problema. il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema. Comprendi?”

In italiano, il libro prende il nome di “Quattro amiche e un paio di jeans”, e la frase tradotta è  proprio quella impropriamente diffusa.

Ora, non è detto che la frase di Ann Brashares sia farina del suo sacco, avrebbe potuto riportarla nel libro dopo averla sentita altrove, ma essendo comprovato che Sparrow non l’ha detta, mi viene più facile associarla a lei.

Ho linkato il sito ai lestofanti del post della pagina Facebook di cui sopra, alcuni si sono ostinati a non credermi, altri invece hanno cancellato ¾ degli insulti. D’altronde, cancellare e scappare è molto più facile che chiedere scusa e ammettere un errore, ma questo già lo sapevamo.

La morale della favola:

Basta davvero poco per rendere virale una notizia, una citazione, una foto, e associarla erroneamente ad un personaggio pubblico che amiamo (o che odiamo). L’han fatto con Jim Morrison, con Kennedy, persino con Gesù Cristo.

E’ quasi impossibile convincere le persone ad indagare, approfondire, studiare e sincerarsi sull’attendibilità di ciò che leggono. Figuriamoci, molte non riescono nemmeno a convincersi di leggere.

Ma ai pochi di voi arrivati fin qui, oltre a ringraziarvi, spero di aver lasciato una piccola scialuppa di speranza in questo oceano di confusione.

Categories: Approfondimenti
Tommy D. Roses Meli:
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