Frankenstein è un film horror/fantascientifico del 1931 diretto da James Whale, interpretato da Boris Karloff nel ruolo del mostro, e distribuito dalla Universal Pictures.

La trama di Frankenstein

In un’ambientazione gotica della Germania ottocentesca, lo scienziato Frankenstein tenta di sfidare le forze della natura riportando in vita un cadavere di sua creazione.

Il cervello che il dottore vuole utilizzare è quello di una grande mente dell’epoca ma il suo aiutante sprovveduto commette un errore fatale.

Il film

La pellicola è una delle più importanti della storia del cinema horror.  E’ valutato 100% su Rotten Tomatoes!

Frankenstein dà il La per una prolifica produzione di remake, parodie, serie tv e spettacoli teatrali attraverso tutto lo scorso secolo. Tra queste possiamo riportare la serie tv brittannica “The Frankenstein Chronicles del 2015 interpretata da Sean Bean (Eddard Stark nel Trono di Spade). Una riuscitissima parodia che tutti conoscono è quella di Frankenstein Junior del mitico Mel Brooks in cui ricordiamo la grande interpretazione del compianto Gene Wilder (puoi leggere qui la nostra recensione).

Nel 1931 non si utilizzavano green screen alla Christopher Nolan e Peter Jackson: Le scenografie e gli effetti speciali erano riprodotti interamente e direttamente durante il girato.

Nonostante Frankenstein abbia praticamente 90 anni (mi sono spiegato? novanta!), le ambientazioni sono incredibilmente realistiche ed immersive. Tuttavia più volte mi sono divertito a scovare i bordi del telone dipinto che fa da sfondo come nelle scene del cimitero e le pietre di polistirolo nelle scene della montagna

Provate a scovare i trucchi scenografici!

Pensate come senza la computer grafica gli effetti speciali dovessero essere inventati da autentici specialisti che più che scenografi erano inventori!

La sceneggiatura prende spunto dal libro di Mary Shelley ed è estremamente accurato. La parodia di Mel Brooks ricalca pressochè alla perfezione le scene di questa pellicola rendendole omaggio e dandole lustro (come lo stereotipo dell’aiutante gobbo e imbranato o dello scienziato pazzo espulso dalla comunità scientifica)

All’inizio del film c’è uno dei primi disclaimer della storia del cinema: in un teatro un attore avverte che il produttore del film vuole mettere in guardia  il pubblico che già vive durante la Grande Depressione americana mettendolo in guardia dalle immagini e i fatti mostrati che potrebbero essere troppo forti (una sorta di 18+ insomma).

“E’ Vivo! E’ Vivooooo! Ora so cosa si prova ad essere un dio!”

Fan facts stuzzicanti: La bobina di Tesla nelle scene della creazione del mostro è reale ed è stata costruita per il film da Nikola Tesla in persona.

Le scene e i balli delle feste paesane sono interpretate da veri musicisti e danzatori austriaci che rendono tutto estremamente folkloristico.

Non starò qui ad elucubrare troppo sulla trama: segue i fatti del romanzo in modo preciso e lineare. La cosa  che colpisce è la qualità tecnica e scenografica che non invidia nulla a film usciti anche trent’anni dopo. Se si mostrasse Frankenstein di James Whale a qualcuno che non lo conosce potrebbe tranquillamente dire che è stato girato anche alla fine degli anni ‘50.

E’ una pellicola invecchiata benissimo e nonostante l’intrattenimento duri solo un’ora e 10 è piacevole potrà darvi soddisfazioni intermezzate da qualche errorino tecnico di scenografia o effetti speciali che vi faranno divertire e provare forse nostalgia per un cinema che nell’era del green screen non esiste più.

Consigliato a: I nostalgici che vogliono fare un tuffo nel grande cinema hollywoodiano 

Scena cult: “E’ Vivo! E’ Vivoooo!!”

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Dove recuperarlo?

Cosa dice la critica:

7,8/10
100%