Into the night – Stagione 1 (2020): come andar di notte

Into the night è una serie sci-fi apocalittica e molto adrenalinica targata Netflix, di produzione belga con la regia di Jason George ed il nostro Stefano Cassetti tra i protagonisti. Sei episodi da 40 minuti molto incalzanti, forse anche troppo.

La trama di Into the night

Un uomo armato fa irruzione in un aereo poco prima del decollo, ma non vuole ne fare un attentato ne fuggire da qualcuno, vuole solo andare ad ovest. Il sole.. dice. Nel frattempo in buona parte del mondo la gente muore senza un apparente motivo.

La serie

Tra le sfighe che ultimamente possono colpire la terra c’è anche quella dei luoghi comuni, oltre quella del sole killer, che poi è il villain della serie. È già perché in Into the night, anche in piena notte non ci di dimentica mai degli italiani irascibili che non seguono mai le regole (anche se ci salvano la vita), dei turchi affascinanti ma ladri, dei fiamminghi tanto pii quanto sfigati e dei belgi impeccabili ma prepotenti.

Se mettiamo le due sfighe tutte insieme viene fuori into the night: se non ti uccide il sole lo faranno i luoghi comuni. E purtroppo va proprio così, vedrete.

E ce ne sono parecchi altri, nelle sei puntate da 40 minuti veniamo a contatto anche con la donna nera con la fobia del razzismo, la bimbaminchia che fa l’influencer (chiaramente di origini italiane), e vogliamo parlare del tunisino che fa le pulizie? Insomma anche i cliché a dare una mano.

La trama è quella sopra, non c’è altro da aggiungere e già così è piuttosto stuzzicante, se regge. E regge.
Evitiamo il giorno, andiamo ad ovest finché ce ne. I problemi però sono altri, alcuni scientifici (molto interessanti e pure accurati), altri sociali. Eh si perché sullo stesso aereo si crea un melting pot degno della nostra amata Europa, dove purtroppo, come gli ultimi eventi dimostrano, nessuno si fida di nessuno e chi se visto se visto.

Adrenalinico fin dai primi frame si schianta tutt’a un tratto con beghe condominali ad alta quota: l’italiano vuole la democrazia, ma parlamentare e bicamerale altrimenti si scazza, il belga invece vuole trattare tutti come dei deficienti e decidere tutto lui (per senso di responsabilità), il religioso tentenna tra la dittatura e il fascino made in Italy, le donne strillano, il turco se ne frega, vuole sopravvivere.

Ma le tensioni interne devono comunque lasciare spazio ai problemi concreti: prima o poi il carburante finirà, come facciamo con il cibo, ci saranno altri aerei nei paraggi? E c’è un bambino malato a bordo. Ultimo ma non ultimo, possiamo continuare a girare tipo criceti per sempre?

La trama regge, anche se corre parecchio, peccato per qualche esagerazione nei rapporti/scontri tra i protagonisti, che comunque non recitano affatto male. Altra serie Made in Europe di cui siamo orgogliosi, avanti così. Nota positiva per la sigla e il finale.

Trailer

Dove recuperarlo?

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Cosa dice la critica:

7,3/10
81%

Name: Into the night

Description: Un uomo armato fa irruzione in un aereo poco prima del decollo, ma non vuole ne fare un attentato ne fuggire da qualcuno, vuole solo andare ad ovest. Il sole.. dice. Nel frattempo in buona parte del mondo la gente muore senza un apparente motivo.

Totale
6.7/10
6.7/10
  • Trama - 7/10
    7/10
  • Realizzazione - 6/10
    6/10
  • Impatto - 7/10
    7/10
Max: Laureato in storia ormai troppo tempo fa, trovo nel cinema le stesse potenzialità di poter esplorare mondi inarrivabili, conoscere affascinanti personaggi, percepire sensazioni altrui, ridere, piangere, arrabbiarsi, conoscere e stupirsi, ogni volta in modo diverso. Straordinario è il potersi nutrire, in poche ore, della spacconeria negli occhi di Clint, del nichilismo di Allen, delle provocazioni di von Trier, del Pulp di Tarantino, dell’instabilità di Nicholson, del Whisky di Thomas Shelby, dell'incanto dell'anima di Troisi.
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