Kubo e la spada magica (2016): l’animazione del simbolismo

Distante da ogni tipo di animazione vista negli ultimi anni, lo Studio Laika si è sempre contraddistinto per l’utilizzo della tecnica stop-motion, e per design insoliti ma affascinanti, nel dar vita alle sue opere.
Kubo e la spada magica non fa eccezione, offrendo un’esperienza visiva unica.

Ma un passo alla volta. Lasciate che il vostro narratore vi racconti questa storia…

La trama di Kubo e la spada magica:

Antico Giappone. Il piccolo Kubo si prende cura della madre malata e si guadagna da vivere facendo spettacoli nel vicino villaggio, usando il potere del suo shamisen (strumento giapponese a tre corde, simile al liuto), in grado animare origami.
Presto, però, ombre dal passato torneranno a dargli la caccia, e lo costringeranno alla ricerca di speciali oggetti magici in grado di aiutarlo…

Il film

La stop-motion, detta anche tecnica a passo uno nacque per l’utilizzo nell’ambito degli effetti speciali cinematografici, ma divenne ben presto uno dei sistemi di animazione più atipici e affascinanti.

Lo Studio Laika si è specializzato nell’utilizzo di questa tecnica per raccontare storie atipiche anche narrativamente. Dopo Coraline e la Porta Magica e ParaNorman, nel 2016 uscì Kubo, opera prima del regista Travis Knight (visto non molti mesi fa alle prese con Bumblebee).

Il grande punto di forza del film si trova infatti nelle animazioni, composte da finissime e dettagliate texture, che animano gli spigolosi e amabili protagonisti (che ricordano Dženndi Tartakovskij e il suo Samurai Jack).

La stop-motion made in Laika è fluida, priva di difetti e, coadiuvata dal digitale, in grado di immergere lo spettatore di ogni età in un mondo credibile ma straordinario.

Sul versante narrativo, invece, viene presentata una storia forse più canonica e semplice, ma non per questo meno affascinante.

Kubo, deve affrontare il tipico viaggio dell’eroe, ma la spada magica del fuorviante titolo italiano non deve ingannarvi. Attraverso atmosfere mistiche, paesaggi e creature che attingono pienamente al folklore giapponese (dalle leggende ai dipinti), quella del film è una storia intimista, animata da infiniti simbolismi (e attenti piuttosto a the Two Strings, del titolo originale).

L’avventura di Kubo non è però priva di difetti, a causa di un ritmo altalenante, ma comunque emotivamente coinvolgente, soprattutto sul finale.

La memoria definisce chi siamo e chi saremo, mostrandoci la via da percorrere valorosamente, facendoci fare errori, ma rimettendoci sempre sul giusto percorso.

Un film d’anima e d’estetica, che non vi lascerà indifferenti nemmeno per i temi toccati, e che il vostro narratore vi consiglia quindi di recuperare. Che cali il sipario…

Consigliato a:gli appassionati del folklore giapponese e della stop-motion.

Trailer:

Dove recuperarlo?

Cosa dice la critica:

 7.8/10

97%

Kubo e la spada magica (2016)

Titolo italiano: Kubo e la spada magica

Trama: Antico Giappone. Il piccolo Kubo si prende cura della madre malata e si guadagna da vivere facendo spettacoli nel vicino villaggio, usando il potere del suo shamisen, in grado animare origami. Presto, però, ombre dal passato torneranno a dargli la caccia, e lo costringeranno alla ricerca di speciali oggetti magici in grado di aiutarlo...

Paese: USA

Durata: 101 min.

Regia: Travis Knight

Attori: Art Parkinson, Charlize Theron, Matthew McConaughey,

Genere: Animazione, Fantasy, Avventura

Totale
8.3/10
8.3/10
  • Trama - 7/10
    7/10
  • Realizzazione - 10/10
    10/10
  • Impatto - 8/10
    8/10
Luke: Solitamente si fa chiamare Luke (ha proprio fantasia da vendere eh). La passione per il cinema lo accompagna dall'adolescenza, da quando curioso su cosa ci fosse oltre lo schermo si è appassionato anche di scrittura
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