Che ora è? (1989): un quadro oggi ancora più attuale

Spesso ci si chiede che cosa serve ad un film per essere definito tale. In Che ora è? la risposta è Marcello Mastroianni e Massimo Troisi (per una volta “solo” attore), diretti da Ettore Scola, più atri due tre personaggi tra i quali un pescatore muto. Una sceneggiatura semplice dal tema classico, il rapporto padre figlio ed il tempo, che con esso, inesorabilmente, se ne va.

Il tempo è la variabile che unisce e distacca i rapporti, specie quelli tra l’uomo adulto, ricco e consapevole dei propri mezzi e suo figlio, introverso, colto e alla ricerca del suo posto nel mondo.

La trama

E la storia delle generazioni, specie delle odierne, con genitori sessantenni che si sono fatti strada da soli in un mondo che di strade ne aveva, ma belle asfaltate, ed i loro eredi, che hanno goduto dei fondamenti dei padri, ma che vivono un presente decisamente più cupo ed austero.

 

 

Questo crea incomprensioni da una parte e risentimento dall’altra. Un Mastroianni padre che ha perso il figlio perché non ne conosce i passi, e un Troisi figlio che lo incolpa di esser stato trascurato e non ne accetta il sostegno odierno (il papà voleva regalargli un attico..). Il tutto ambientato in una città anonima, nel film una Civitavecchia color seppia, ma nelle nostre menti può certo adattarsi a qualunque località.

Scola dipinge un quadro oggi ancora più attuale

L’unione avviene tardi, troppo tardi, quando Mastroianni, ormai orfano del figlio, decide di donargli un orologio d’argento, appartenuto al nonno. Un segno che colpisce finalmente l’anima del ragazzo che dopo l’ultima discussione decide di salutare il padre chiedendogli “Che ora è”, un gioco che faceva da piccolo con il nonno, il sorriso di Troisi al gioco del padre vale l’intero film.

Una pellicola aspra e commovente, connubio di sentimenti e riflessioni. Un assoluto capolavoro, ecco ora l’ho detto.

Troisi e Mastroiani lasciano tutt’oggi il cinema italiano in una povertà disarmante, ma fortunatamente mai doma.

Che ora è? E’ ora di vederlo…

Consiglio: A chiunque ami i film di Troisi e la saggezza di Mastroianni.

Dove trovarlo: Quasi introvabile non solo in Tv e streaming ma anche in Dvd, io personalmente ho comprato una versione francese (ecco chi se ne intende…) con audio anche in italiano.

Uno spezzone / Trailer:

 

La critica:

Rotten Tomatoes: Il voto è assente, scusate sono americani… (Pubblico: 80%)
IMDb: 7,2/10

Titolo italiano: Che ora è?

Totale
9.2/10
9.2/10
  • Trama - 9/10
    9/10
  • Realizzazione - 8.5/10
    8.5/10
  • Impatto - 10/10
    10/10
User Review
Categories: Acchiappa sto film
Max: Laureato in storia ormai troppo tempo fa, trovo nel cinema le stesse potenzialità di poter esplorare mondi inarrivabili, conoscere affascinanti personaggi, percepire sensazioni altrui, ridere, piangere, arrabbiarsi, conoscere e stupirsi, ogni volta in modo diverso. Straordinario è il potersi nutrire, in poche ore, della spacconeria negli occhi di Clint, del nichilismo di Allen, delle provocazioni di von Trier, del Pulp di Tarantino, dell’instabilità di Nicholson, del Whisky di Thomas Shelby, dell'incanto dell'anima di Troisi.
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