1) Leopardi va al cinema: Silent Hill

Piove cenere sul cor di una bambina,
che al pensier sereno pone il dissidio,
fragile musa in cima a una collina,
finita la merenda s’appresta al suicidio.

Interminati spazi lungo il tragitto
e una solitaria fermata all’autogrill,
immersi in un grigio sempre più fitto,
fin alle morti stagioni di Silent Hill.

Fuggon alla vista i lineamenti pallidi,
in un eterno incendio d’emozione,
nei bagni vi son dei mostri squallidi
e sul lavandino nemmeno il sapone.

Interrotto ogni legame con la realtà,
l’aria inizia presto a farsi un po’ tesa,
nemmeno arriva la chiamata di papà,
è caduta la linea e non ricorda la spesa.

 

Rosario: Emigrato dalla Calabria all'età di due anni, ha lasciato alle spalle la campagna trasferendosi in città. Dovendosi adattare alla nuova lingua, trova nel cinema un mezzo per condividere gusti e opinioni. Predilige fin da giovane il genere horror, trascorrendo interi pomeriggi a terrorizzare il fratello minore. Oggi studia psicologia.
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