The Nun si svolge in Romania, in un villaggio sperduto che da anni convive con la presenza di un’abbazia di suore di clausura alquanto lugubre e spettrale. 

Il film si sviluppa prettamente in semi/totale oscurità, con solo pochissime scene girate con la luce del giorno e ciò ci catapulta direttamente nel mood, che ci accompagnerà per tutto il film, dell’ “oddio, qualcosa di terribile sta per succedere!”

La musica, i rumori, i silenzi, i bisbigli che accompagnano i protagonisti, che sono alla ricerca di una soluzione al mistero della suora che si è suicidata, aumentano notevolmente la sensazione di insicurezza ed angoscia nello spettatore.

The Nun ci fa immergere in un universo dove i protagonisti “umani” non sono i veri protagonisti del film, bensì le loro credenze, le loro emozioni e soprattutto le loro paure sono ciò che guidano e delineano la trama di The Nun. Tutto ciò coinvolge in primissima persona gli spettatori, perchè ci si riflette in ciò che gli attori provano in quella precisa scena, si ha paura per loro, si tifa per la loro salvezza, tanto da diventare in un certo senso parte attiva del film.