Uscito su Netflix da alcune settimane, Estraneo a bordo di Joe Penna è un film di fantascienza, con un ridottissimo cast, dal titolo che potrebbe depistare sul proprio reale contenuto e pregio.
La trama di Estraneo a bordo
Una missione spaziale diretta verso Marte, con un equipaggio di tre membri, sembra semplice: andata e ritorno in un paio di anni. Finché un elemento imprevisto non stravolge la missione e un clandestino rischia di mettere a repentaglio tutto quanto.
Il film
Tutto inizia con una fortissima attenzione alle reazioni umane, razionali e irrazionali, di un equipaggio pronto a salire sulla stazione orbitale che li porterà lontani dalla Terra. E sarà quella stessa attenzione all’uomo e alle sue emozioni a trascinare tutto il film.
Estraneo a bordo, infatti, nonostante la cura e l’attenzione per i dettagli fantascientifici, avvolge la propria storia intorno al contesto spaziale (quello più credibile, senza creature aliene o tecnologie lontane di secoli), per raccontare però una storia profondamente umana.
La nave ruota lentamente e inesorabilmente, mentre si allontana dalla Terra verso la sua prossima destinazione, Marte, in una missione lunga due anni. Quella rotazione costante, soluzione semplice ma efficace per giustificare la gravità artificiale della nave, culla i protagonisti.
Tre persone, tre professionisti diversi, con obiettivi, passioni e progetti da portare avanti durante la missione, chiusi in quei moduli, stretti e asettici.
Con diversi e posati piani sequenza, Joe Penna accompagna lo spettatore attraverso questi ambienti silenziosi, circondati dal vuoto e dal silenzio dello Spazio.
La calma della narrazione viene però bruscamente interrotta da un imprevisto, forse uno dei più impensabili e incontrollabili in una situazione simile. E il film non vuole nemmeno perder troppo tempo a spiegare perché ci sia un altro uomo a bordo, un tecnico rimasto per sbaglio nel modulo, ma posto il problema ne aggiunge un secondo, ovvero la crescente carenza di ossigeno.
Estraneo a bordo prende questo elemento come premessa, per coltivare una tensione costante, mettendo i protagonisti di fronte a dilemmi morali ed etici, prove fisiche e caratteriali, per spingerli al limite, fargli scegliere azioni estreme, per sé stessi e per gli altri, nella spasmodica ricerca di una vera soluzione.
Estraneo a bordo è questo. Pochissimi attori, spazi vuoti e stretti e la volontà di tirar fuori l'emotività dei personaggi.
Non serve altro, mentre la cura tecnica e visiva dimostra l’efficacia di un budget bilanciato, e la bravura di tutto il cast (tra cui spicca Daniel Dae Kim) dona al film tutta la potenza di cui necessita per imprimersi nelle menti di chi guarda, ponendo domande, avanzando teorie e risposte, ma lasciando la mente dello spettatore libera di ruotare lentamente in quello spazio infinito.
La musica, dolce e pacata, forse un po’ troppo simile a quella composta dagli M83 per Oblivion (2013), accompagna ogni scena fino all’ineluttabile finale, in cui si esprime tutta la poetica del film.
Un moto di speranza per la semplicità dell’Umanità, capace di incredibili ma anche atroci gesti, ma sempre pronta a lottare per il futuro, anche a milioni di chilometri di distanza da casa, in un affascinante vuoto, mentre in lontananza un pianeta rosso è in attesa, così distante, irraggiungibile oggi, ma chissà in futuro.
Consigliato a...
gli appassionati della fantascienza etica e filosofica, dei drammi lenti e dialogati e dello Spazio.
Trailer
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Dove recuperarlo?
Cosa dice la critica
76%
5,6
Estraneo a bordo (2021)
Titolo italiano: Estraneo a bordo
Trama: Una missione spaziale diretta verso Marte, con un equipaggio di tre membri, sembra semplice: andata e ritorno in un paio di anni. Finché un elemento imprevisto non stravolge la missione e un clandestino rischia di mettere a repentaglio tutto quanto.
Paese: USA
Durata: 116 min.
Regia: Joe Penna
Attori: Anna Kendrick, Toni Collette, Daniel Dae Kim
Genere: Fantascienza, Thriller, Drammatico
Totale
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Trama - 6/10
6/10
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Realizzazione - 7/10
7/10
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Impatto - 8/10
8/10
