Questo articolo, forse più sentito di altri, parte da una passione, da anni materia di studio di chi scrive. Quindi comodi, oggi si va alla scoperta di una Nave Sepolta, di uno scavo archeologico, in compagnia di Ralph Fiennes e Carey Mulligan e le molteplici voci del sottoscritto (zitti un po’ voi in seconda fila!)
La trama di La nave sepolta
Basil Brown (Ralph Fiennes) è un addetto agli scavi archeologici, ingaggiato dalla benestante Edith Pretty per scoprire cosa si nasconde sotto i tumuli presenti nel suo terreno presso Sutton Hoo in Suffolk..
Il film
Un film, come tale, è in molti casi un tradimento della realtà, una lente distorta che porta all’attenzione di chi guarda un aspetto, una vicenda, o qualsiasi cosa, che sia più o meno realistica, veritiera o ancorata alla realtà. Con La Nave Sepolta ci si trova di fronte a un’ottima trasposizione della realtà archeologica, per come era nel 1938, in Inghilterra, e non per come ci piacerebbe che sia (sì, lo so, scusami Indiana).
Perché forse l’aspetto più interessante ed esaltante di un film formalmente buono è proprio l’accuratezza dedicata allo scavo archeologico (quel The Dig del titolo originale) e agli aspetti che vi gravitano intorno, raramente oggetto di un’opera cinematografica.
Un ottimo e compassato Ralph Fiennes porta in scena Basil Brown, uno scavatore, un addetto agli scavi e non propriamente un archeologo per formazione accademica. Un appassionato che fece suoi il metodo e la deontologia archeologica, e per questo discriminato quando arrivò il momento di definire la paternità della scoperta, portata con pomposità al British Museum.
Si iniziò, tra giugno e agosto del 1938, lo scavo dei tumuli 2,3 e 4. I primi ritrovamenti di resti di cremazione, frammenti ceramici e di ferro, effettuati dal team di Brown, attirarono l’attenzione del British Museum. Con la seconda campagna di scavo, l’interesse mediatico era ormai palpabile, per quella che si sarebbe dimostrata una delle maggiori scoperte della prima metà del secolo. La traccia dello scafo di una nave anglosassone del VII secolo d.C.
Basato su una storia vera, raccontata nell’omonimo romanzo di John Preston, il film diretto da Simon Stone presenta una suggestiva fotografia e un ritmo lento e posato (che potrebbe non convincere tutti gli spettatori), accompagnandosi però perfettamente alle atmosfere dilatate della campagna inglese, sospesa nel tempo.
Ad allungare forse troppo la pellicola, sfocando l’obiettivo della narrazione, è la sottotrama romanzata (un amore tormentato di cui è protagonista la bravissima Lily James), che rallenta il ritmo del film, in cui si intrecciano desideri e speranze, tra fatica, fango e sole.
Ma nonostante questo, il consiglio è di tentare la visione per immergersi in quelle suggestioni.
Dice molte cose il passato, vero? Su chi eravamo, chi siamo e dove stiamo andando. Sotto di noi, mondi, vite intere e secoli riposano nascosti, scomparendo ogni giorno di più.
E forse, riportarne alla luce un frammento può essere l’inizio di una scoperta. Un vago ricordo riportato alla memoria, che si pensava di aver dimenticato, ma è sempre lì, dopo anni.
Consigliato a...
gli appassionati delle storie vere, dell’Archeologia e della Memoria Storica e delle storie romantiche.
Trailer
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Dove recuperarlo?
Cosa dice la critica
La Nave Sepolta (2021)
Titolo italiano: La nave sepolta
Trama: Basil Brown è un addetto agli scavi archeologici che viene ingaggiato dalla benestante Edith Pretty per scoprire cosa si nasconde sotto dei tumuli nel suo terreno presso Sutton Hoo in Suffolk..
Paese: Regno Unito
Durata: 112 min.
Regia: Simon Stone
Attori: Carey Mulligan, Ralph Fiennes, Lily James
Genere: Biografico, Drammatico, Storico
Totale
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Trama - 7.5/10
7.5/10
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Realizzazione - 8.5/10
8.5/10
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Impatto - 9/10
9/10
