Tutti i film di Yorgos Lanthimos: solo per anime perse

by Max
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Yorgos Lanthimos è un regista greco, nato a Pangrati (Atene) nel 1973, da qualche anno balzato sotto le luci di Hollywood grazie ai suoi particolari tipi di film, come “The Lobster”, “Il sacrificio del cervo sacro” e l’ultimo candidatissimo agli oscar, “La favorita”.

Per chi non lo conosce è meglio premunirsi, questo non è un tipo normale, uno che ha saputo trasformare la povera regina Anna Stuart in un folle trottola senza controllo, una noiosa famiglia borghese in una trappola mortale ed inventare, nel visionario The Lobster, un mondo dove i single vengono ghettizzati, non è un regista normale. Yorgos Lanthimos non lo sarà mai.

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Ha poi un modo tutto suo di far recitare gli attori, rendendoli apatici da una parte, ma estremamente empatici dall’altra. Folle vero? Non avete ancora visto niente. Tipico di Lanthimos è l’instabilità della trama e dei suoi personaggi, i lunghi silenzi, le luci fredde, i dialoghi rari e frenetici ma capaci di colpire l’anima. Dopo ogni suo film, l’esperienza continua, continuerete a pensarci, potrebbe darvi anche fastidio, ma sarete soddisfatti, questo ve lo assicuriamo.

La sottile linea che separa il visionario dal pazzo, in Lanthimos ogni tanto si smarrisce.

Per questa ragione, amici de Gli Acchiappafilm, vi diamo un consiglio: guardate i film di Yorgos Lanthimos alla rovescia. Capiamoci, non come le canzoni dei Beatles, alla ricerca di messaggi nascosti, ma cominciate con l’ultimo e più famoso “La favorita” prima di inoltrarvi in questo mondo nuovo, scenderete lentamente nei meandri di una mente un po’ così.. speciale?

 

Forse il buon Lanthimos si sta evolvendo, sta rendendo il suo stile più aperto ed armonioso, smussando quelli che erano shockanti – seppur talvolta deliziosi – momenti di follia dei suoi personaggi, che negli ultimi film hanno pure un nome (prima neppure quello).

 

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Ma noi lo amiamo così com’è, anche i suoi primi lavori, rigorosamente in lingua greca, sono eccezionali. Ci parlano delle nostre vite, seppur attraverso situazioni o luoghi improbabili, delle nostre scelte, dei nostri valori. Riflettiamo su di essi, siamo messi in difficoltà, ma non riusciamo a smettere di guardare. Seppur con ritmi bassi, nei film di Yorgos Lanthimos non ci si annoia mai, ci tengono in piedi quel mix di sarcasmo e black humor che sanno farci sorridere anche con un pugno nello stomaco.

E allora cominciamo, dall’ultimo, a scoprire tutti i film di Yorgos Lanthimos!

La favorita (2018)

Nell’Inghilterra di inizio ‘700, la regina Anna Stuart (una straordinaria Olivia Colman, che per la parte ha vinto l’Oscar come migliore attrice protagonista 2019) è affiancata nelle scelte di governo dalla consigliera Sarah Churchill (Rachel Weisz), che di fatto ne oscura i pensieri. Questo fino a quando non giunge a corte la giovane serva Abigail (Emma Stone) che in breve tempo conquista la fiducia della sovrana entrando in competizione con l’ex pupilla. Tra colpi bassi, tanta ironia e ancor più satira del potere, chi sarà la favorita?

Il film è ad oggi il massimo successo di Lanthimos ma anche il suo film più moderato.

Il sacrificio del cervo sacro (2017)

Un salto nel buio, questo è “Il sacrificio del cervo sacro”. Buio dell’anima e dei sentimenti che vi trasmette, inquietante nei modi e nel linguaggio, ma anche questo è il cinema di Lanthimos. Si parla di una famiglia borghese, bloccata nel proprio mondo dove è tutto tranquillo, sotto controllo, non succede nulla, non si dicono nulla e vanno avanti così, assenti, all’infinito. E poi arriva Martin (Barry Keoghan), figlio di un ex paziente di Steven (Colin Farrell), a rovesciare il tavolo ben imbandito, facendo emergere segreti e tentazioni (vero Nicole Kidman?), gettando l’intera famiglia in un incubo di scelte irreversibili.

The Lobster (2015)

Meno disturbante ma estremamente potente questa piccola meraviglia di Lanthimos vi terrà attaccati allo schermo per tutti i suoi 120 minuti di durata. Il regista saprà unire la distopia con il romanticismo, la critica sociale con il grottesco. Ci troviamo in un futuro prossimo, dove essere single non è più socialmente accettabile, pena l’essere costretti ad una detenzione in un hotel per 45 giorni, alla ricerca dell’anima gemella. Se non ci riuscite verrete trasformati in un animale. Però ve lo potete scegliere.

Cast eccezionale con Colin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux e John C. Reilly, tutti superlativi, tutti pienamente nell’atmosfera piatta e monocolore dipinta dal regista. Capolavoro.

Alps (2011)

Fate un bel respiro: Il film parla di una squadra formata da un paramedico, una ginnasta, un allenatore e un’infermiera, che per lavoro impersonificano persone appena defunte per aiutare amici e parenti a lenire il dolore ed elaborare il lutto.

Trama che potrebbe prestarsi ad una puntata di black mirror cambia però forma quando il rapporto tra surrogati e parenti si fa più intimo, sgretolando le distanze e confondendo i ruoli.

Cast non internazionale ma eccellente con la bravissima Angeliki Papoulia che ritroveremo in The Lobster.

Dogtooht (2009)

Dogtooth è forse il film più pauroso di Lanthimos. Si parla di una famiglia, composta da padre, madre e tre figli, che vive segregata all’interno della propria abitazione. Nessuno, ad eccezione del padre, può superare il recinto che delimita il confine con il mondo esterno, che nessuno conosce. Una tirannia in miniatura nella quale i figli sono cresciuti come animali domestici, non riescono neppure a comunicare in maniera corretta, ne conoscono il senso di molte parole e concetti. Ma ad un certo punto, il padre fa un azzardo: per soddisfare gli impulsi sessuali del figlio inserisce un nuovo elemento nella famiglia, Christina..

Kinetta (2005)

Dopo aver visto tutti i film di Lanthimos  sarete pronti a questo. Tenetevi forte. Ci sono un poliziotto, un fotografo e una cameriera d’albergo, che simulano varie generi di violenze, forse per risolvere un delitto realmente accaduto, ma mai esplicitato da nessuno. Perché nessuno in questo film parla. È un susseguirsi di sguardi e azioni lente, impersonali, vuote. Momenti di sospensione, luci bianche, grigi ma estremamente empatici. Vi distruggerà, ma sarete felici 😉

O kalyteros mou filos (2001)

Visto che siete arrivati fin qua vi segnaliamo anche “O kalyteros mou filos” (Il mio migliore amico) film diretto da Lakis Lazopoulos e Yorgos Lanthimos alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa.

Film sfortunato quanto il protagonista che ahilui trova la moglie a letto con il suo migliore amico, che da appunto il titolo al pezzo. Sconvolto, il nostro protagonista fugge via e vaga per Atene mentre amicizia, amore e famiglia crollano inesorabilmente. Lo stile di Lanthimos è appena abbozzato, ossia non manca il surreale e l’ironia, ma ancora lontane dai capolavori di pochi anni dopo.

 

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