Hollywood: com’è la nuova miniserie Netflix e cosa c’è di vero?

by Aaron
0 commento
hollywood 2020 netflix miniserie serie tv ryan murphy

Hollywood è la nuova miniserie Netflix del 2020 creata da Ryan Murphy e Ian Brennan (insieme hanno ideato anche Glee, Scream Queens e The Politician). Nel cast di questa serie di 7 episodi ci sono anche Dylan McDermott, Jim Parsons, Patti LuPone e Rob Reiner.

La trama di Hollywood

La miniserie segue le vicende di alcuni giovani attori, attrici, sceneggiatori, registi e produttori per realizzare un film nella Hollywood di fine anni ’40.

La miniserie

Partiamo da questo… Hollywood non è sicuramente la serie tv del decennio, ma è qualcosa che ogni amante del cinema americano dovrebbe vedere.

La nuova serie tv di Ryan Murphy, una miniserie di 7 episodi uscita su Netflix l’1 maggio, è davvero interessante per capire tante dinamiche del cinema nell’età d’oro di Hollywood. Siamo nel secondo dopoguerra e se in un primo momento la trama sembra una versione con i film (e senza le canzoni) di Rock of Ages, ricchissima di clichè, man mano che la storia procede ci rendiamo conto che tutti questi banali ingredienti sono al servizio di un atto sovversivo.

hollywood 2020 netflix miniserie serie tv ryan murphy

Esatto, perchè la questa serie non vuole semplicemente tirare fuori un po’ di scheletri dagli armadi del mondo del cinema di quegli anni. No, Hollywood riscrive la storia del cinema al servizio delle tematiche che oggi sono all’ordine del giorno quando si parla di uguaglianza:

omosessualità, colore della pelle, genere

Quindi non storcete il naso se vi sembra che fin dal primo episodio questa miniserie viri su tematiche molto di moda in tv e al cinema al giorno d’oggi. Hollywood è una favola che vuole mostrarci cosa poteva succedere all’epoca (what if…?) se qualcuno avesse osato fare qualcosa di diverso (sempre che glielo avessero permesso). Sacrifici e compromessi, anche estremi, sono indubbiamente accaduti, ma difficile non notare l’ombra di quelli più recenti, Weinstein in primis.

Ryan Murphy sa il fatto suo e riesce a gestire abbastanza bene la tanta carne al fuoco. Hollywood non brilla, ma coinvolge ed è indubbiamente interessante per gli amanti del cinema. Vedere personaggi come Vivien Leigh, Rock Hudson, Hattie McDaniel, George Cuckor, sentire parlare di cerimonie degli Oscar, seguire la realizzazione di un film con tutte le difficoltà del caso, è sicuramente d’effetto.

hollywood 2020 netflix miniserie serie tv ryan murphy

Inoltre la serie può contare su un buon cast tra cui Laura Harrier (Liz in Spider-Man: Homecoming), Dylan McDermott (American Horror Story), David Corenswet (The Politician), Samara Weaving (La babysitter, Finchè morte non ci separi) e ancora Patti LuPone, Jim Parsons e tanti altri.

L’ambientazione è ricreata davvero bene, ma spesso è difficile capire se i riferimenti a molti avvenimenti sono reali oppure no.

Cosa c’è di vero nella serie Hollywood? (possibili spoiler)

Spoiler

Ryan Murphy ha dichiarato che il 50% del film è finizione e l’altra metà è reale. Ovviamente sarebbe stato molto bello vedere l’industria cinematografica aprire a omosessuali dichiarati, attrici di colore protagoniste, donne alla guida degli studios ecc. Ma nulla di questo è vero. Bisognerà attendere molti anni prima di vedere un po’ di movimento e ancora oggi in realtà si è tanto indietro su molti dei temi trattati. La storia di questa miniserie è audace, ma ecco come sono andate davvero le cose:

Gli Ace Studios non esistono

Nella miniserie sembrano un po’ essersi rifatti ai Paramount Studios, ma nessuno riuscì ad essere così all’avanguardia in quegli anni. Anzi, per avere una donna alla direzione degli studios bisognerà aspettare il 1980 quando Sherry Lansing prese in mano la direzione della 20th Century Fox Productions.

Il film Meg / Peg

Non è mai stato realizzato un film come quello di cui si parla nella miniserie. È vero che l’attrice Peg Entwistle si suicidò a 24 anni gettandosi dalla lettera H della scritta sulle colline di Hollywood ed esiste un cortometraggio su questa storia, ma nulla di più. Sicuramente non esiste neppure un film con protagonista un’attrice di colore in quegli anni.

Rock Hudson

Buona parte di quello che succede al personaggio di Rock Hudson è vero, così come la sua omosessualità. Si affidò ad Henry Wilson le cui abitudini sono corrette. È vero che inizialmente Hudson non spiccava come attore ed è vero che Wilson gli fece rifare i denti e lo fece pompare con il body building. Il suo coming out però arrivò molto tardi, negli anni 80. In ogni caso la storia di Rock Hudson fu fondamentale perchè la sua morte per AIDS nel 1985 contribuì a far comprendere al mondo che la malattia non era qualcosa di riservato solamente ad omosessuali emarginati e che anche una star del cinema come lui era omosessuale.

Anna May Wong

La storia di questa attrice cinese è in parte vera. Infatti le fu rifiutata la parte da protagonista per il film La buona terra. Purtroppo, diversamente dalla serie, Anna May Wong non vinse mai alcun Oscar e non ci fu un tale riscatto per lei. La prima attrice asiatica a vincere un Oscar fu invece la giapponese Miyoshi Umeki per Sayonara nel 1957

Il benzinaio e Dreamland

Il personaggio di Ernie si ispira a quello reale di Scotty Bowers, la cui stazione di benzina (ed il resto) in effetti aveva tra i clienti personaggi come Cole Porter e Rock Hudson.

Black Power

Il primo sceneggiatore di colore a vincere un Oscar è stato Jordan Peele per Scappa – Get Out nel 2018 (70 anni dopo i fatti della miniserie). Halle Berry è invece stata la prima attrice nera a vincere l’Oscar come miglior attrice protagonista, ma nel 2002 per Monster’s Ball. Tanto si deve invece a Sidney Poitier che dalla fine degli anni ’50 cominciò ad aprire la strada a ruoli più importanti per gli attori di colore. Fu il primo a vincere un Oscar come miglior protagonista per il film I gigli nel campo (1964). Hattie McDaniel (nella miniserie è interpretata da Queen Latifah) rimane comunque un personaggio importantissimo poichè la prima donna di colore a vincere un Oscar, come attrice non protagonista per Via col Vento. Non è vero però che venne lasciata fuori dalla stanza dell’hotel in cui avveniva la premiazione. Il produttore David O. Selznick infatti fece in modo di farla ammettere, anche se in un tavolo leggermente nascosto sul fondo della stanza.

Consigliato a: gli amanti degli indie horror

Trailer:

Se vi è piaciuto guardate anche…

Ave Cesare, For all Mankind

Dove recuperarlo?

Hollywood: com'è la nuova miniserie Netflix e cosa c'è di vero? 4

Cosa dice la critica:

Hollywood: com'è la nuova miniserie Netflix e cosa c'è di vero? 5 7,2/10
Hollywood: com'è la nuova miniserie Netflix e cosa c'è di vero? 6 59%

Totale
7.2/10
7.2/10
  • Trama - 6.9/10
    6.9/10
  • Realizzazione - 7/10
    7/10
  • Impatto - 7.8/10
    7.8/10