Le ricette della signora Toku (2015): un sincero sguardo sul Giappone più vero

“Le ricette della signora Toku” (“An” in giapponese) è un film del 2015 della regista nipponica Naomi Kawase. Il film ha aperto l’edizione 2015 del Festival del Cinema di Cannes e nello stesso anno è stato presentato anche al Film Festival di Toronto [Durata: 113 minuti].

“La vita di un essere umano non è mai uniforme, ci sono momenti in cui il colore cambia di colpo [Toku]“

La trama de Le ricette della signora Toku:

Sentaro è un uomo solitario e gestisce un piccolo negozio, dove prepara i dorayaki (dolci giapponesi ripieni di marmellata di fagioli rossi, detti “anko”) situato nella periferia di Tokyo.
Le giornate passano sempre uguali tra la preparazione della marmellata e quella dei dorayaki, per i pochi clienti che ogni giorno arrivano nella bottega. Un giorno, si presenta alla sua porta, una vecchietta di nome Toku che si offre come aiutante. Sentaro, inizialmente molto scettico, si deve ricredere dopo aver assaggiato la sua marmellata e così la assume…

Il film

“Le ricette della signora Toku” è un film che rappresenta sullo schermo un angolo di Giappone vero, incantato e legato ad antiche tradizioni; molto, ma molto lontano da quello moderno, tecnologico, frenetico ed anticonformista a cui pensiamo oggi.

“Noi siamo nati per osservare e ascoltare questo mondo; è solo così che, anche senza riuscire nella vita, possiamo trovare, possiamo davvero trovare, un senso alla nostra esistenza” [Toku]

Con “Le ricette della signora Toku” risalta la vera anima giapponese, fatta di tradizione, educazione e dignità. “Le ricette della signora Toku” mi ha colpito per la sua delicatezza, la sua saggezza e la sua sincerità. L’ambientazione, soprattutto le scene che riprendevano i ciliegi in fiore, è in grado di trasmettere pace, quiete, sollievo e tranquillità.

“Le ricette della signora Toku” si occupa di temi di grandissima attualità, quali: l’isolamento, la solitudine, la malattia, il bigottismo, l’emarginazione, il ripudio ed i difficili rapporti tra figli e genitori. “Le ricette della signora Toku” li tratta in pieno “stile giapponese”, con delicatezza, sensibilità e discrezione.

Gli insegnamenti che la signora Toku ci vuole dare sono semplici (come lei), ma di una forza incredibile. Non bisogna mai mollare e, senza preoccuparsi di quello che la gente potrebbe pensare di noi, bisogna fare sempre le cose che ci rendono felici. La vita è una sola, va vissuta al 100% e proprio per questo non dobbiamo fermarci alla superficie, ma cercare l’essenza delle cose.

I Dorayaki

Ne “Le ricette della signora Toku“ sono grandi protagonisti. I dorayaki sono dei dolci tipici del Giappone che assomigliano a dei piccoli pancakes, ripieni della famosa marmellata di fagioli rossi. Il nome di questo dolce deriva dalla parola giapponese “dora” (che vuol dire gong). A tal proposito la “leggenda narra che un samurai di nome Benkei dimenticò il suo gong a casa di un contadino presso il quale si nascondeva, e che questi lo usò per preparare il primo dorayaki, da cui, appunto, deriva il nome. [Fonte:Wikipedia]” 

Dopo aver visto “Le ricette della signora Toku” ho provato a cimentarmi con la preparazione dei dorayaki, diciamo che il risultato è stato abbastanza soddisfacente, anche senza la marmellata di fagioli rossi, quello che ne è uscito era discretamente buono.

Consigliato a: coloro che amano il Giappone, la sua cultura e le sue tradizioni.

Trailer:

Dove recuperarlo?

Cosa dice la critica:

7.4/10