Bene ma non benissimo: top e flop di aprile tra film e serial

by Aaron
0 commento

Viene da dirlo spesso “bene ma non benissimo“, soprattutto guardando certi film o certi serial. Vogliamo lasciar perdere il vocabolo “serie”, perchè siamo gente più serial. Cazzate a parte, a volte è difficile riassumere un mese di top e flop, di alti e bassi, tra smalti e cessi… o come diciamo spesso: “Tra roba fica e pura merda”.

Ed eccoci a riassumere un aprile esplosivo.

Premio “Il gioco del silenzio”

Ci sono gli horror di merda (praticamente quasi tutti) e qualche esercizio di stile interessante. A Quiet Place rientra in questa seconda categoria. Certo io John Krasinski continuo ad associarlo alla serie tv comedy The Office, quindi è davvero strano vederlo in un horror… L’articolo lo trovate QUI.

Premio “Tom Tom!”

Lost in Space è il remake di una serie tv degli anni ’60 che in Italia non conosce nessuno. Neanche io. Però qualche nerd sicuramente ricorda il film omonimo del 1998 con Gary Oldman villain della situazione. Ebbene la nuova serie tv è molto diversa. Innanzitutto il personaggio di Oldman è una donna… A parte questo, sul serio, la serie spacca. Bisogna solo mandare giù un bambino e dei teenager deficienti che rischiano in alcuni momenti di mandare tutto in vacca, ma fortunatamente ci si salva sempre in extremis. Figata davvero!

Premio “Meno male che Silvio c’è”

Ce l’ha fatta. Dopo aver conquistato il mondo del calcio, della televisione, della politica e chi più ne ha più ne metta, Silvio è finalmente arrivato al cinema. Un film era troppo poco per il suo ego, così è stato diviso in due parti. Loro 1 di Sorrentino è una buona pellicola anche se necessità della seconda parte per essere giudicata correttamente. Ma anche Silvio è difficile giudicarlo finchè non scopri tutto quello che ha fatto, giusto? L’articolo lo trovate QUI.

Bene ma non benissimo: top e flop di aprile tra film e serial 4

Premio “Domo arigato mister Roboto”

È passato un anno e mezzo e come spesso accade non ricordavo quasi una mazza. Percui ai primi due episodi di Westworld mi sono arenato un po’ nella confusione. Di certo i continui passaggi da passato a presente non aiutano. Certo questo non danneggia minimamente una serie fenomenale di qualità altissima. È davvero un piacere per gli occhi e per la mente essere ritornati a Westworld.

Premio “Tamarro 2018”

A prima vista sembrava l’ennesima tamarrata alla Gerald Butler. Invece Nella tana dei lupi si è rivelato non essere solo questo. Per carità, i cliché da film d’azione sono tantissimi, ma il ritmo funziona e la trama è davvero avvincente. Un consiglio, evitate la versione Extended che è appesantita da inutili scene sulla vita coniugale del protagonista. NON CE NE FREGA UN BENEAMATO CAZZO! L’articolo lo trovate QUI.

Premio “Si stava meglio quando si stava peggio”

L’ho sempre sospettato, a fine ‘800 non si stava così bene come spesso ci dicono. A New York soprattutto, se eri un bambino rischiavi di prenderlo letteralmente in quel posto. Battuta infelice. Comunque The Alienist – L’alienista (non è una serie tv sci-fi) gioca bene le sue carte. Sembra una sorta di Mindhunter versione 1800 e gode di un gruppo di personaggi davvero vincente. Un thriller efficace che vi conquisterà.

Bene ma non benissimo: top e flop di aprile tra film e serial 5

Premio “You’r so trash”

Diciamo addio a Ash. Forse per sempre, ma speriamo di no. Ash vs Evil Dead si è ufficialmente conclusa e ci ha lasciato col botto. Tre stagioni splendide che ci hanno fatto rivivere tutta la follia della trilogia di Sam Raimi (soprattutto i toni de L‘armata delle tenebre). Il finale è spiazzante ed esaltante allo stesso tempo. Suvvia, dateci almeno un altro film!

Premio “Ancella dell’anno”

La vera domanda dell’anno è: quanto ha contribuito The Handmaid’s Tale a far insorgere le donne contro hollywood? Probabilmente un cazzo, però è assurdo pensare che proprio l’anno scorso è iniziata questa serie tv di successo. Alla seconda stagione The Handmaid’s Tale continua più tosta che mai. È una serie femminista senza alcun dubbio, ma è soprattutto un racconto universale sulla necessità di non smettere mai di lottare per i propri diritti. Dove finirà Difred?

Premio “Era meglio morire da piccoli”

Se non avete visto Avengers: Infinity War non avete contribuito a degli incassi record. C’erano dubbi? Assolutamente no. Nell’ultimo film di casa Marvel c’è davvero un sacco di gente. Succedono tante cose e noi non ve ne raccontiamo neanche un pezzetto. Se volete saperne di più leggete QUI. Se siete in vena di spoiler leggete addirittura QUI.