Tonya (2017): il triplo axel del successo non controllato

by Ayyoub
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Tonya (I, Tonya) è un film drammatico biografico del 2017 diretto da Craig Gillespie e candidato a 3 Oscar.

La trama di Tonya

Il film narra la storia della pattinatrice Tonya Harding, dall’infanzia fino ai 44 anni.

Il film

Tonya è un film di rara bellezza cinematografica, una fusione tra realtà e fiction studiata ed esercitata con minuziosa cura.

Il regista Craig Gillespie sceglie di privarsi dei paradigmi principali che contraddistinguono di solito il genere: l’epicità trionfale e la linearità del racconto con i quali vengono rappresentate le gesta biografiche. Al contrario realizza una commedia brutalmente divertente dove sembra non esserci un giudizio morale sulle azioni dei personaggi.

i tonya

Tema rilevante in Tonya è quello dei genitori alla ricerca del successo attraverso i figli; in questo caso è la madre di Tonya, per cui si nota una somiglianza con il padre del tennista Agassi. I genitori trattano male i loro figli per farli diventare dei campioni, condizionando gli stessi figli ad odiare i propri genitori. (C’è una differenza: Agassi è diventato un vincente amato)

Genitori frustrati creano figli frustrati per il mancato successo.

Tonya è costruito in parte come un documentario (quasi un mockumentary). Si basa su dei video reali delle interviste di Tonya, di sua madre, del suo ragazzo, degli amici e via così. Video che potete trovare tranquillamente anche su YouTube. Gillespie si è ispirato a questi video per imitare le interviste nel film.

Il punto forte della sua regia, attraverso la sceneggiatura di Steven Rogers, è proprio quello di evitare i giudizi morali sui personaggi e di esaltare una vita assurda nelle sue varie sfumature.

i tonya

Tonya è interpretata da Margot Robbie, che riesce a cambiare il suo sguardo da angelico a folle ad arrabbiato in un’interpretazione sublime che ricorda la Harley Quinn di Suicide Squad.  

Al suo fianco un cast in cui spicca la madre interpretata da una favolosa Allison Janney da Oscar. (deve aver avuto una santa pazienza a recitare con uccello sulla spalla).

Sebastian Stan interpreta il marito e Paul Walter Hauser l’amico del marito e bodyguard.

I due personaggi, Jeff e Shawn, sembrano usciti da un articolo sulla stupidità umana, come potete vedere da alcuni video su YouTube.

i tonya

Tonya è la rappresentazione dell’impossibilità di sfuggire al destino della mediocrità scritto nei propri geni. Così tanti atleti diventano famosi e non sanno gestire la popolarità, circondandosi di persone che se ne approfittano. Nessuno perdona gli errori e le celebrità diventano vittime scarificabili per i mass media.

Ma il film rappresenta anche valori positivi come l’esaltazione del sacrificio per diventare campionesse, l’abnegazione per realizzare i propri sogni, il tentare di essere originale rispetto ad una società omologata perbenista.

Come diceva il grande campione nel salto in alto Serhij Bubka “Sei un atleta, non un seduttore. Non devi stare lì ad ammirati, ma a gareggiare. Devi avere fame di successi, di risultati, di gloria. Lo sport non è una sfilata, è provarci per davvero con tutto te stesso.

Trailer:

Cosa dice la critica:

Tonya (2017): il triplo axel del successo non controllato 4 7,7/10
Tonya (2017): il triplo axel del successo non controllato 5 90%

Totale
7.8/10
7.8/10
  • Trama - 7.5/10
    7.5/10
  • Realizzazione - 8.5/10
    8.5/10
  • Impatto - 7.5/10
    7.5/10
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