Bene ma non benissimo: top e flop di febbraio tra film e serial

by Aaron
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Viene da dirlo spesso “bene ma non benissimo“, soprattutto guardando certi film o certi serial. Vogliamo lasciar perdere il vocabolo “serie”, perchè siamo gente più serial. Cazzate a parte, a volte è difficile riassumere un mese di top e flop, di alti e bassi, tra smalti e cessi… o come diciamo spesso: “Tra roba fica e pura merda”.

Ed eccoci a riassumere un febbraio entusiasmante.

Premio “Si stava meglio quando si stava peggio”

In conclusione si stava meglio quando si stava in un labirinto senza uscita. Maze Runner 3 conferma la mediocrità del secondo capitolo, si ispira a qualcosa che non è il libro e finisce per smaronarci per più tempo del solito. Però a tratti ha buon ritmo. A tratti molto piccoli.

Premio “Taglia, copia e incolla”

J.J. Abrams è il furbetto del secolo. Ogni tanto gli arriva un copione sulla scrivania e dice “Che bello, ci cambio questo e quest’altro e gli metto il nome Cloverfield così fa parte della mia saga”. Alla faccia vostra Marvel Studios! Questo è il vero Cloverfield Paradox.

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Come tutto quello che fa JJ Abrams, scommettiamo che anche la saga di Cloverfield è solo un sogno del cane

Premio “Chi va arrosto perde il Post”

Come si può non amare The Post? Steven Spielberg alla regia, Meryl Streep e Tom Hanks protagonisti e attori di contorno da capogiro. Il film è davvero ottimo, per una storia vera da brividi. Ci conferma la bravura del buon Spielberg nel raccontare piccole grandi storie

Premio “Con le pinne, il frustino e gli occhiali”

Non lo metto perchè l’ho visto. Confermo il mio desiderio di mantenermi lontano da questa saga della sega, ma veramente siete andati a vedere Cinquanta sfumature di rosso? Se la risposta è sì, buon per voi, probabilmente vi piacerà questo acquisto su Amazon. Se la risposta è sì, ma quello che avete visto su Amazon vi ha scandalizzato, SIETE DEGLI IPOCRITI!

Premio “Mister Wakanda”

Ogni secondo che passa Black Panther guadagna un altro milione di dollari. Una volta facevano i Live Aid, ora basterebbe regalare un giorno di biglietti di Black Panther al Terzo Mondo. E la pantera nera graffia, confermando l’intelligenza creativa (e la furberia) dei Marvel Studios.

Premio “Rio Mare Snack”

Sembra una sorta di sequel de Il mostro della laguna nera, ma La forma dell’acqua va molto più lontano, regalandoci un bellissimo viaggio cinematografico. Nel momento in cui scrivo, inoltre, il film si è accapparrato 4 premi Oscar. E in un mondo in cui ci sono sempre più vegani è davvero bello sapere che a qualcuno piace il pesce. Alla faccia della promiscuità sessuale.

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Il geniale dildo ispirato alle fattezze della creatura di Shape of Water

Premio “Ne ho un armadio pieno”

Prendi le atmosfere di Blade Runner, ridipingile per renderle un pochino più commerciali, aggiungici dei vecchiardi che cambiano corpi come fossero scarpe e avrai Altered Carbon. Come al solito Netflix è molto brava a mescolare gli ingredienti di un buon minestrone. Ne esce una serie non impeccabile, ma sicuramente di buonissimo impatto visivo e narrativo. E a chi non piacerebbe campare centinaia di anni cambiando sesso da una vita all’altra?

Premio “Ma brutto brutto”

Sarò franco… hahahaha. No dai, James Franco ha fatto il suo piccolo capolavoro con The Disaster Artist. Un’omaggio alla moderna idea di film trash di successo, un film curioso che curiosa e incuriosisce. Al di là di questo, The Disaster Artist è davvero divertente!

Premio “90-90-90”

Arranca all’inizio, imita i migliori prodotti televisivi degli anni ’90 e poi prende una piega più moderna senza tralasciare l’effetto nostalgia. Everything Sucks è un altro bel colpo di Netflix, non un capolavoro, ma una serie tv che si fa apprezzare soprattutto dalla generazione dei 90s. Merito dell’algoritmo Netflix.

Premio “Donna del mese”

Nuove rivelazioni dal ciclone #metoo con Uma Thurman al centro di un episodio accaduto sul set di Kill Bill 2 ben 15 anni fa. Vicenda che ci ha incuriositi a guardare il video dell’episodio in questione, a commentare e a ritornare presto ad attendere con pazienza il prossimo film di Tarantino.

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Premio “We are the champi(gn)ons”

A Paul Thomas Anderson stendiamo il tappeto rosso, e le aspettative erano alte. Come un fungo a ciel sereno Il filo nascosto ci ha davvero colpiti, ma soprattutto ci farà guardare i funghi nei nostri piatti in modo completamente diverso d’ora in poi.

Premio “Ich bin ein Berliner”

In una Berlino del futuro un tizio muto va in giro alla ricerca di chi gli ha seccato la fidanzata. Mute di Duncan Jones per qualcuno è una pizza totale, per qualcun altro può essere affascinante. Per entrambi può essere una riflessione su quanto Blade Runner 2049 fosse figo. Ah no, non stavamo parlando di questo…

La notizia del mese

Brendan Fraser è stato molestato. Sì… esatto…

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This guy