Bene ma non benissimo: top e flop di ottobre tra film e serial

by Aaron
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Viene da dirlo spesso “bene ma non benissimo“, soprattutto guardando certi film o certi serial. Vogliamo lasciar perdere il vocabolo “serie”, perchè siamo gente più serial. Cazzate a parte, a volte è difficile riassumere un mese di top e flop, di alti e bassi, tra smalti e cessi… o come diciamo spesso: “Tra roba fica e pura merda”.

Ed eccoci a riassumere un ottobre riccamente interessante.

1

Un ottobre segnato dal coming out di Ryan Gosling che ammette “sono un androide” e lo dimostra benissimo in Blade Runner 2049, dove si camuffa egregiamente tra i muri grazie all’uguale espressività. Poco male, comunque il film regge bene, nessuno sogna pecore elettriche, ma gli androidi ciulano e figliano.

2

Tornano gli anni ’80, i demogorgoni, i democani e la serie più vista di sempre, Stranger Things. Alla sua seconda stagione si conferma di ottimo livello nonostante una semi-inutile divagazione di trama: tornerà questa strana sorella?

Bene ma non benissimo: top e flop di ottobre tra film e serial 1

Ryan Gosling che avanza nello smog di Milano

3

Rimanendo in tema, ecco It. Non proprio una pagliacciata, ma un film da cagarsi in mano. La pellicola di Muschietti sfida la miniserie degli anni ’90 e ne esce vincitore. Certo, c’è chi ancora prova a proclamare quella dei ’90 un capolavoro insuperabile, ma anche mio nonno dice che si stava meglio quando si stava peggio e non gli darei piena fiducia.

4

Se vi siete persi Nemesi peggio per voi. Michelle Rodriguez è cazzutissima (letteralmente… c’ha proprio il cazzo) e Sigourney Weaver fa una parte da urlo. Il film non regge benissimo fino in fondo, ma uno sguardo gli va dato.

5

Netflix streamma la sua prima serie made in Italy ed è una sorta di Gomorra con gente più giovane e in cui si capisce meglio quando parlano. Suburra si inchiappetta un po’ di produzioni italiane e si pone tra le top serie del belpaese.

6

The Walking Dead parte con un episodio che stava meglio in fondo alla scorsa stagione. Rick svalvola, un po’ di buchi nella trama e un calo vertiginoso degli ascolti. Ma Amc minaccia di voler far continuare la serie per qualche decennio. Questo si che fa paura.

Bene ma non benissimo: top e flop di ottobre tra film e serial 2

Alla ricerca degli sceneggiatori di The Walking Dead

7

Adam Sandler fratello di Ben Stiller in un film che non è demenziale. Dustin Hoffman è il padre di entrambi. Dov’è la battuta? The Meyerowitz Stories non è un film da Oscar, ma una sorta di strano incontro tra lo stile di Woody Allen e quello di Wes Anderson. Il risultato è più che godibile.

8

Entrare nella mente dei serial killer quando ancora la parola “serial killer” non è stata inventata? Si può. Con Mindhunter si torna ai bei thrilleroni che ci piacciono tanto. Inizia come qualcosa e prosegue come qualcos’altro. Ad un certo punto sembra proprio che vada in vacca la trama, ma si mantiene un buon prodotto fino in fondo. Certo, con queste premesse si poteva fare di più.

9

La Marvel cambia le carte in tavola e da un fumetto tira fuori un film che sembra più un videogioco. Thor vs Hulk è uno scontro molto meno serio di Batman vs Superman e ci piace assai.

10

Da Albert Einstein a Harvey Weinstein. Mr. Vinosasso cade come un pero e su di lui piovono accuse di molestie da mezzo mondo dello show businness. Allora tutti si accorgono che esistono le “molestie” e cominciano ad accusare a cazzo di cane. Ne escono violentatori e pedofili da una parte e dall’altra. Kevin Spacey viene tirato dentro e scopriamo che è gay e su di lui ne escono così tante che sembra di essere in una puntata di House of Cards. Ma Netflix non ci sta e lo butta fuori dalla serie. Nel frattempo anche Dustin Hoffman riceve accuse di molestie, ma lui risponde che non lo rappresentano come la persona che è e sembra che tutto sia già dimenticato. In Italia Giuseppe Tornatore riceve accuse di molestie dalla Trevisan, ma pare che di questo non freghi niente a nessuno. Siamo in Italia…abituati a decenni di Silvio!

 

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