Il tempo, affrontato in tutte le forme
da una britannica regia ancora attratta.
Mi siedo accanto a una vecchia che dorme
e alla prima esplosione pare una gatta.
S’innesca un equilibrio di musiche e colori
in una triplice corsa alla sopravvivenza.
Sul molo, in mare e in cielo senza allori,
senza eroi. La tensione è assenza.
Assenza di voci nel coro dei vittoriosi,
nel futuro incerto di un passato distorto.
Assenza d’orgoglio tra i civili festosi,
e per i cuori macchiati non v’è conforto.
Non v’è conforto nel cor di trincea
come navigare con a bordo una mina,
come stare sul molo con l’alta marea
o pilotare un aereo senza benzina.
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