Il Cineglossario #2: MacGuffin, Steadicam, piano sequenza, soggettiva, stop motion

by Andrea Croce
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Quando sentiamo parlare di cinema ascoltiamo tanti di quei termini che spesso ci sono poco chiari. Modi di dire, concetti, sigle, ecco che arriva il Cineglossario per fare un po’ di chiarezza. Vi ricordate il primo? Ogni settimana 5 termini nuovi e alla fine non cascherete più dalle nuvole. Questa settimana parliamo di: MacGuffin, Steadicam, piano sequenza, soggettiva e stop motion.

MacGuffin

Il Macguffin è un motore per l’azione di una storia che ha importanza per i personaggi. Ma non è importante ai fini dell’evoluzione di una storia e di conseguenza per lo spettatore.

Fu Alfred Hitchcock a coniare questo termine, citandolo nel suo famoso libro intervista con Truffaut:

« Si può immaginare una conversazione tra due uomini su un treno.
L’uno dice all’altro: “Che cos’è quel pacco che ha messo sul portabagagli?”
L’altro: “Ah quello, è un MacGuffin”
Allora il primo: “Che cos’è un MacGuffin?”
L’altro: “È un marchingegno che serve per prendere i leoni sulle montagne Adirondack”[3]
Il primo: “Ma non ci sono leoni sulle Adirondack”
Quindi l’altro conclude: “Bene, allora non è un MacGuffin!”Come vedi, un MacGuffin non è nulla. »
(Il cinema secondo Hitchcock, di François Truffaut)

Il maestro britannico utilizzò più volte questo espediente narrativo. Tra gli esempi più importanti ci sono Psyco ed Intrigo internazionale. In Psyco il MacGuffin è la busta con i 40000 dollari che ruba la protagonista. Il furto dà il via alla storia ma poi non ha più importanza ai fini della narrazione.

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In tempi più recenti il MacGuffin più famoso è la valigetta di Pulp Fiction. Non sapremo mai cosa c’è di così importante nella valigetta, ma in fondo neanche ci interessa. E’ anche qui solo un pretesto per dare il via alla storia.

(Continua nella prossima pagina…)

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