Le giurie dei festival hanno dei meccanismi che a noi poveri umani non è dato conoscere. Troppo spesso premiano film che cadono immediatamente nel dimenticatoio a discapito di veri e propri capolavori.
Ecco 10 tra i migliori film ingiustamente non premiati ai festival a cui hanno partecipato:
10: L’uomo nell’ombra (Festival di Berlino 2010)
Ad oggi l’ultimo grande film di Roman Polanski. Si è dovuto accontentare di un premio per la miglior regia e gli è stato preferito il presto dimenticato Bal (film turco-tedesco).
L’opera di Polanski è un preciso ritratto della classe politica mondiale odierna e di tutta la manipolazione di dati ed informazioni che vi gravitano dietro: profetico.
Cosa dice la critica:
9: Survival of the dead (Festival di Venezia 2009)
Sesto film della saga zombie del maestro Romero. Senza dubbio non il migliore, ma vista la qualità degli altri film in concorso, premiarlo come opera migliore sarebbe stato il coronamento della carriera di uno dei registi più influenti della storia del cinema.
Gli è stato preferito Lebanon ennesima opera sul conflitto arabo-israeliano.
Cosa dice la critica:
8: Sicario (Festival di Cannes 2015)
Sicario è la definitiva affermazione del talento registro del canadese Denis Villeneuve, qui alla sua opera migliore. Un film di genere che ha tanto da dire sul mondo di oggi, sull’impossibilità di stabilire una linea definita tra bene e male: necessario.
Quell’anno è stato premiato Deephan di Jacques Audiard. Storia di cingalesi emigrati a Parigi. Un buon film, ma lontano dai suoi capolavori (Tutti i battiti del mio cuore ed Il profeta)
Cosa dice la critica:
7: Grand Budapest Hotel (Festival di Berlino 2014)
A tutt’oggi Wes Anderson ancora deve sbagliare un film, e Grand Budapest Hotel è uno dei suoi migliori.
Ennesima favola sul male che gli uomini si fanno a vicenda tramite piccoli gesti quotidiani, sempre attraverso la sua lente colorata: catartico.
Solo premio della giuria, si rifarà con quattro premi Oscar, in questo caso era stato battuto dal cinese Fuochi d’artificio in pieno giorno.
Cosa dice la critica:
6: Creature del cielo (Festival di Venezia 1994)
Per alcuni versi il miglior film di Peter Jackson. Qui il regista neozelandese usciva dalla fase horror della sua carriera e si stava avviando al periodo tolkeniano.
La storia di amicizia-amore tra due ragazze nella Nuova Zelanda degli anni ’50 è semplicemente toccante: per chi conosce solo l’ultimo Jackson.
Il film si dovette accontentare del premio per la miglior regia, battuto dal pretenzioso film macedone Prima della pioggia.
Cosa dice la critica:
“A volte si penalizzano troppo i film di genere”
5: Mystic River (Festival di Cannes 2003)
Il film che dà inizio alla seconda vita registica di Clint Eastwood non vinse nessun premio in quella edizione.
La storia della perdita dell’innocenza e della crescita di tre amici di Boston, acclamata già dalla critica al momento della presentazione, fu completamente dimenticata ai premi. Il vincitore fu il buon Elephant di Gus Van Sant, anni luce lontano dall’opera di Eastwood.
Cosa dice la critica:
4: Il divo (Festival di Cannes 2008)
Solo premio della giuria in quell’edizione, il film di Sorrentino era chiaramente la miglior opera in concorso per la sua capacità di raccontare una storia tutta italiana con un linguaggio internazionale.
Fu battuto dal francese La classe, storia di integrazione multiculturale in una scuola media francese.
Cosa dice la critica:
3: Il petroliere (Festival di Berlino 2007)
Il podio si apre con uno dei più grandi film degli ultimi vent’anni. Paul Thomas Anderson trova la giusta sintesi di immagini e parole per raccontare un’epica parabola sull’avidità umana.
Solo premio per la miglior regia battuto da Tropa de elite, film sulle squadre d’assalto della polizia brasiliana.
Cosa dice le critica:
2: Blade Runner (Festival di Venezia 1982)
Ebbene sì il capolavoro di Ridley Scott partecipò in concorso ad un Festival cinematografico e non vinse nulla ! Uno dei più grandi film di tutti i tempi. Straordinaria storia di amore e lotta per la vita, fu incompreso al momento della sua presentazione.
Quale film gli fu preferito ? Lo stato delle cose di Wim Wenders, senz’altro non nell’immaginario collettivo come Blade runner.
Cosa dice la critica:
1: Quei bravi ragazzi (Festival di Venezia 1990)
Questa premiazione suscitò polemiche già al momento dell’annuncio. Era chiaro a tutti come Scorsese avesse realizzato un film destinato ad entrare nella storia della settima arte, eppure gli fu riconosciuto solo il premio per la migliore regia.
La giuria giudicò migliore il dimenticabile Rosencrantz e Guildenstern sono morti.
Cosa dice la critica:
Se si analizzano i grandi numeri dei tre festival principali, senza dubbio le opere migliori sono sempre premiati. Però a volte si penalizzano troppo i film di genere ed i film americani. Preferendogli opere sperimentali o impegnate che però non aggiungono nulla di nuovo a quello che il panorama cinematografico ha già detto.