Gold – La grande truffa (2016): la giungla finanziaria di Matthew McCounaghey

by Aaron
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gold

Con un titolo italiano da denunciare per spoiler, il film Gold si impone come interessante sorpresa cinematografica primaverile.

Verso la fine degli anni ’80 l’economia mondiale è in crisi e l’imprenditore Kenny Wells non cavalca più l’onda. Erede di un’impresa mineraria, si mette in viaggio per l’Indonesia e punta il tutto per tutto sul geologo Michael Acosta. Quest’ultimo è sicurissimo che in mezzo alla giungla ci sia una miniera d’oro ancora da sfruttare.

Gold è un film insolito che mischia l’avventura esotica e il genere “finanziario”, tra azionisti, borsa e classica parabola del sogno americano (dalle stalle alle stelle). Al contrario, Gold non è un film di truffa nel senso classico del genere. E come già detto all’inizio, i titolisti italiani andrebbero linciati sulla pubblica piazza per questa scelta di merda. Stendiamo un velo pietoso e non parliamone più.

Gold

Ispirandosi alla vera storia della Bre-X, il film ci porta nell’epoca dei broker per eccellenza, quegli anni ’80 che hanno visto un crollo di borsa quasi paragonabile a quello del 1929. Tra impresari da strapazzo, grandi imprenditori e quotazioni in borsa, seguiamo la storia del classico uomo in cerca di fortuna. La prima parte di Gold è principalmente incentrata sulla ricerca di questa fortuna in modo avventuroso. La seconda parte si svolge principalmente nel mondo della finanza e mostra lo sfruttamento e la difesa di questa fortuna guadagnata. Fino ad un finale efficacissimo.

Gold ha una bella storia e un ottimo interprete, ma non ha molto più di questo

Forza di Gold sta senza dubbio nel suo protagonista, un Matthew McCounaghey imbruttito su cui la pellicola fa grande affidamento. Pur gigioneggiando un po’, McCounaghey riesce a rappresentare bene un uomo che cerca di imporsi in un ambiente in cui è stato sempre conosciuto come figlio di suo padre. La sceneggiatura conta su una trama avvincente che purtroppo avrebbe potuto essere sviluppata meglio. Il film è senz’altro scorrevole, ma spesso è un po’ confusionario e alcune dinamiche non vengono sufficientemente approfondite. Bravo Édgar Ramírez e anche Bryce Dallas Howard (forse sprecata nella parte). Stephen Gaghan non si affida a particolari vezzi registici nè si sforza di dare al film un tono diverso dalla media di tante produzioni simili. La fotografia ricrea invece molto bene l’atmosfera di quel decennio.

Favolosa invece la colonna sonora di cui fa parte anche la canzone Gold, interpretata da Iggy Pop apposta per il film (ha ricevuto una nomination al Golden Globe).

Consiglio:  Gold è un film che certamente piacerà a molti. Matthew McCounaghey merita la visione, ma se siete particolarmente esigenti non aspettatevi chissà che. Gold è un film nella media delle produzioni americane.

La critica:

Rotten Tomatoes: 42% / 47% (pubblico)
IMDb: 6,7/10

Totale
7/10
7/10
  • Trama - 7.4/10
    7.4/10
  • Realizzazione - 6.7/10
    6.7/10
  • Impatto - 7/10
    7/10
User Review
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