Dove osano le aquile (1968): Clint Eastwood contro i nazisti

In Dove osano le aquile c’è una missione impossibile, ci sono i nazisti e c’è Clint Eastwood. Un film da urlo nel quale c’è un po’ di tutto: azione, spionaggio, storia verosimile, sentimento e tanto, tanto pathos. Dove osano le aquile.

Mi sento di poter dire che “Dove osano le aquile” è un assoluto capolavoro del suo genere e incredibilmente poco conosciuto al grande pubblico, ma sappiate che diversi film, videogiochi (uno su tutti: Return to Castle Wolfenstein) e canzoni (gli Iron Maiden l’hanno omaggiato nel 1983 con la canzone Where Eagles Dare) hanno tratto ispirazione dalle principali scene d’azione che troverete nel film. Lo stesso Tarantino ha detto di essersi ispirato, omaggiandolo con un cameo di tutto rispetto: la mazza da baseball che impugna lo splendido Donny Donowitz, ha inciso il nome del regista e riporta sul legno insanguinato la sigla de “Hutton & Aldrich”.

“Dove osano le aquile” è un gran film passato in sordina tra capolavori del calibro del “Il buono, il brutto, il cattivo”

Dove osano le aquile è una pellicola che ha i suoi anni, correva infatti il 1968-69, per Clint Eastwood era un momento d’oro, tanto per dire nel ’68 aveva fatto “Il buono, il brutto e il cattivo” e nel ’71 avrebbe debuttato con la prima trasposizione de “L’ispettore Callaghan”, mentre Brian G. Hutton era un regista in ascesa ma in linea generale sconosciuto.

La trama di Dove osano le aquile

Siamo in piena Seconda Guerra Mondiale, gli alleati stanno preparando la campagna europea, tuttavia una delle principali menti dietro i piani di invasione è stata catturata da nientepopodimeno che i nazisti!! Si tratta del generale statunitense Carnaby, tenuto prigioniero in un castello inviolabile sulle alpi bavaresi, il maestoso Schloß Adler (il castello delle aquile).

Vi sentirete rapiti dall’avventura tra le nevi e i castelli nazisti..

Piccolo appunto: lo Schloß Adler è un nome di fantasia, ma il castello esiste realmente e se volete visitarlo dovrete cercare la fortezza di Hohenwerfen a 40 km a sud di Salisburgo, in Austria.

Clint Eastwood, Richard Burton sono capisquadra che vengono paracadutati sotto una fitta nevicata a pochi chilometri dall’inespugnabile fortezza. Ma le cose si mettono subito male: l’esperto radio muore paracadutandosi. (ma Clint capisce che non si è trattato di un incidente) e quasi tutta la squadra viene catturata. Per fortuna i due sono delle abili menti e (anche grazie ad una biondissima e un po’ vintage Mary Ure ) riescono ad intrufolarsi nel castello. Una volta dentro, tra mille traversie i due scopriranno che il prigioniero non è un generale americano, bensì una sua controfigura e che la loro missione in realtà era ben altra..

A tutto ciò aggiungete una colonna sonora strepitosa e scenari mozzafiato e non vi resta altro che andare a recuperare questo Classic Cult da urlo!

Il trailer:

Dove recuperarlo?

Cosa dice la critica:

7,7/10

 88% pubblico 89%

 

Totale
9/10
9/10
  • Trama - 9/10
    9/10
  • Realizzazione - 9/10
    9/10
  • Impatto - 9/10
    9/10
User Review
Categories: ClassiCult
Max: Laureato in storia ormai troppo tempo fa, trovo nel cinema le stesse potenzialità di poter esplorare mondi inarrivabili, conoscere affascinanti personaggi, percepire sensazioni altrui, ridere, piangere, arrabbiarsi, conoscere e stupirsi, ogni volta in modo diverso. Straordinario è il potersi nutrire, in poche ore, della spacconeria negli occhi di Clint, del nichilismo di Allen, delle provocazioni di von Trier, del Pulp di Tarantino, dell’instabilità di Nicholson, del Whisky di Thomas Shelby, dell'incanto dell'anima di Troisi.
X

Headline

Privacy Settings