2) Il provino di Leopardi per La La Land

Mia, rimembri ancora quel tempo,
quando i sogni riempivano la sera
mia e il Natale, in un locale zeppo
e tu appena uscita dall’alberghiera?

Sonavan le quiete strade lì intorno,
al danzar tra tè e caffè annacquato,
e udivi l’arrivo di ogni mio ritorno,
e del mio clacson, muto il vicinato.

Io con il sol pianoforte, o Mia mia,
recavo fastidio anche al più sordo,
che consumava un pasto in agonia,
eppur mi dissi “No, non demordo”.

Ora lacrimo al sonar dei miei tasti,
melodia amara, rimembra la morte,
tu spettatrice, un palco di contrasti,
e io attore, nel copione della sorte.

 

Rosario: Emigrato dalla Calabria all'età di due anni, ha lasciato alle spalle la campagna trasferendosi in città. Dovendosi adattare alla nuova lingua, trova nel cinema un mezzo per condividere gusti e opinioni. Predilige fin da giovane il genere horror, trascorrendo interi pomeriggi a terrorizzare il fratello minore. Oggi studia psicologia.
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