LEGO Batman – Il film (2017): Batman è troppo tosto!

Lego Batman – Il Film, è il secondo lungometraggio a marchio Lego. Dopo l’incredibile successo dei videogiochi iniziato con la serie Lego Star Wars, il produttore di giocattoli Danese ha avviato un progetto di pubblicizzazione del proprio marchio espandendosi dall’ambito casalingo a quello videoludico e ora al grande schermo.

Il film parte in quarta, frenetico come Mad Max, ma con la comicità e le gag a cui la serie Lego già ci ha abituato sin dai primi videogiochi. La forza del film sta in questa formula, una velocità frenetica in cui si susseguono gag e citazioni a valanga, sia nei dialoghi che visivamente. Batman è un tipo tosto e lo sa. Non perde attimo per pompare sulla sua figura e entrare in scena di prepotenza. Che faccia una figuraccia o un’entrata epica con tanto di esplosione, Batman è un figo comunque. E’ il protagonista indiscusso.

I comprimari risultano altrettanto solidi e ben approfonditi (ma comunque tutti abbastanza fini al film stesso). Si passa da Alfred, tutore e maggiordomo di Batman/Wayne, che conosce ogni suo segreto e dubbio. Comprese le password del supercomputer di Batman. Robin ci viene presentato come un orfanello che Batman adotta per sbaglio e a cui cerca in ogni modo di non affezionarcisi troppo. Barbara Gordon invece è tosta quanto Batman e vuole che lavorino insieme per rendere Gotham più sicura, ma questo a Batman non piace. Lui lavora da solo.

Il cast dei supercattivi è stellare. Tutti i grandi nemici di Batman sono presenti, dal Joker a Harley Quinn, da Poison Ivy a Mister Freeze, Pinguino, Due Facce, Bane e Deadshot. Ma i veri cattivi, quelli con cui Joker mette a ferro e fuoco Gotham e occupa villa Wayne… Beh sono la ciliegina sulla torta di tutto il film e non farò spoiler.

Nonostante il film si discosti dall’universo cinematografico DC (pe fortuna) e si getti esclusivamente sul non prendersi sul serio, ciò che manca davvero al film è una trama solida. La storia è carina e, per un film di animazione, avere un supercattivo che si offenda perché la propria nemesi non lo ritenga tale è un grosso stacco di classici ruoli di buono e cattivo netti e chiari. Bianco e nero. Di per se questo può essere un pregio, ovvero lasciare che grandi e piccini si concentrino sulle battute e si divertano a riconoscere le citazioni. Ma non si può fare a meno di paragonare questo film con il precedente film targato Lego, The Lego Movie, il quale aveva una trama profonda e con diversi livelli di lettura.

Per quanto il film inoltre sembri in stop-motion, si tratta comunque di un film di animazione digitale, la cui firma è la finzione di un film in stop-motion. Il risultato è ottimo, con effetti di profondità e di colore che riescono ad ingannare sull’effettivo utilizzo di mattoncini. E tutto, tutto, tutto è in lego. Dalle fiamme delle esplosioni ai gadget di Batman, dall’aragosta alle pentole e al microonde. E’ il mondo Lego che tutti i bambini che hanno giocato con questi mattoncini hanno da sempre immaginato e che ora diventa realtà.La semplicità della trama passa decisamente in secondo piano. Siamo ancora tutti bambini quando si entra in sala a vedere un film Lego.

Purtroppo la comicità è sempre difficile, al cinema come a teatro o in un fumetto. E’ facile scadere in gag fini a se stesse e scollegate, che vanno a spezzare il ritmo di una narrazione già debole. Batman non ci casca. I tempi comici ci sono tutti, dalle scene lunghe e silenziose, dove la comicità è nell’eco dei corridoi vuoti e immensi di villa Wayne, fino alle frenetiche scene d’azione, con scambi di battute maschie o improbabili personaggi a schermo. Non serve una mascotte che occasionalmente dica “Banana!” o un porcellino sgraziato in una tuta di glitter che cita miseramente Flashdance.