Butch Cassidy and the Sundance Kid (1969): il tramonto del far west

by Martino
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La storia, quasi vera, di due tra i più temuti fuorilegge della storia del far west, il tramonto dell’epoca d’oro americana dei rapinatori di treni e banche, armati di revolver e dinamite; il sogno di due uomini che non hanno nulla da perdere.

Ave atque vale.
Qualche giorno fa ho rivisto questa vecchia VHS (quindi purtroppo in versione italiana) da tempo abbandonata in una polverosa credenza di casa, il film l’avevo visto una sola volta tempo fa, quando ancora andavo alle scuole medie, quindi (con mio fratello) abbiam deciso di rivederlo..
Premetto che se intendete vedere questo atipico western dovete tenere in considerazione alcuni fattori: in primis, il film di G. Roy Hill e W. Goldman (che vinse con questo film l’Academy Award per il Best Original Screenplay) è del 1969 che è un periodo particolare per il genere;
è ormai finita l’epoca del western classico (per intenderci i film con John Wayne, Gary Cooper, Kirk Douglas e via dicendo), Sergio Leone ha da poco concluso la trilogia del dollaro ed ha a malapena iniziato la trilogia del tempo (con “C’era una volta il West”, 1968), si è al contempo ancora ben lontani dalle tematiche del revisionismo western (come “Gli Spietati”, “Piccolo Grande Uomo” e “Balla coi lupi” ), in seconda battuta potremmo dire che la storia stessa dei due fuorilegge è piuttosto atipica anche nella realtà, situandosi a cavallo tra il finire del diciannovesimo ed i primi anni del ventesimo secolo.

Al di là di queste considerazioni storiche, il film si basa su una trama appassionante (pur peccando, talvolta, di una certa lentezza e di alcune discutibili soluzioni registico-narrative, come le sequenze fotografiche del viaggio dei tre fuggiaschi) non priva di una certa attenzione verso tematiche profonde rispetto al western medio, la fotografia ed i paesaggi non deludono gli appassionati del genere, e non mancano numerosi momenti comici, che vanno dal raffinato al demenziale; impeccabile l’interpretazione di Paul Newman (Butch), Robert Redford (Sundance) e Katharine Ross (Etta Place nel film, ma sicuramente la ricorderete come la protagonista femminile ne “Il laureato”).
La pellicola si può ben ascrivere, assieme al sopra citato “Piccolo Grande Uomo”, tra i pionieri del revisionismo western (pur senza avvicinarsi alle vette artistiche del film di Arthur Penn), rimane un’eccellente film “quasi storico”(nel 2003 è stato anche selezionato dalla Libreria del Congresso per la sua rilevanza “culturale, storica ed estetica” per il U.S. National Film Registry), nel complesso risulta un godibile western molto più umano che d’azione.

Per la serie: dalla parte dei fuorilegge, fuggendo dalle stelle di latta

Titolo italiano: Butch Cassidy

Totale
7/10
7/10
  • Trama - 7/10
    7/10
  • Realizzazione - 7/10
    7/10
  • Impatto - 7/10
    7/10

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