Sing Street (2016): il mondo utopico di John Carney

by Jacopo
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Dublino. Un gruppo di ragazzi, attraverso la forza della musica, tenta di sopravvivere assieme nelle dure condizioni sociali della scuola media

Diciamo subito che i film di John Carney mettono di buon umore, ma tanto. Nelle sue sceneggiature anche il personaggio più cattivo subisce un percorso di redenzione e mostra alla fine la sua parte di tenerezza.

“Dramma e commedia si mescolano”

Questo è quello che accade, forse in più di tutti gli altri, qui in Sing Street. Attenzione però, questo non significa che la trama sia protetta da risvolti drammatici, anzi, la peculiarità di Carney consiste proprio nell’intraprendere percorsi tragici per donare loro una sfumatura ottimistica e parecchio sognante.

In Sing Street siamo in una scuola media – il postaccio peggiore popolato da ragazzi nell’età forse più rabbiosa di tutte – e il nostro protagonista si deve fare strada tra bulli, presidi che forse picchiano più dei bulli e instabilità familiari che certo non aiutano ad affrontare tutto questo.

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“Le passioni che salvano la vita”

Dove stala speranza? Rispondendo in stile americano: negli sfigati ovviamente.

Nei nerd – musicali in questo caso – che non potendo rispondere coi muscoli si ribellano a suon di cazzotti sonori anni ottanta.

È la musica che offre un’occasione di espressione, sfogo,
ricerca ma soprattutto scoperta e crescita personale.

“Un salto musicale negli anni ’80”

Dagli Spandau Ballet ai The Cure, questo film ci culla con colonne sonore e atmosfere arrivate alle nostre orecchie tramite gli ascolti e i racconti dei nostri genitori, i quali anche se ora hanno assunto una parvenza di maturità, non troppi anni fa erano divisi anch’essi in bulletti e nerd.

Tra mascara improbabili ed amori mal corrisposti non ci si può non affezionare a questo modo di intendere la vita: un qualcosa di duro e sporco che però con un filo di trucco e la musica giusta diventa magico.

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Insomma, questo è un film per sognatori, o per chi dei sognatori si è innamorato. Non c’è spazio per gli altri.

Non soddisferà la voglia di chi vuole vedere ogni dettaglio realizzato alla perfezione. È un film in cui l‘emozione adolescenziale – e guai a chi lo intende in senso negativo – e i desideri irrealizzati hanno il sopravvento su tutto.

Per un’ora e mezza sarete sospesi tra sogno e realtà, tra la felicità di vivere in ambizioni che superano le vostre capacità e la consapevolezza che prima o poi il sogno finirà. Sarete felici e tristi ma, citando il film, “l’amore è così…felice e triste”.

Titolo italiano: Sing Street

Totale
7/10
7/10
  • Trama - 7/10
    7/10
  • Realizzazione - 7/10
    7/10
  • Impatto - 7/10
    7/10

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