Masterminds – I geni della truffa (2016): un sonoro flop

by Ayyoub
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David Ghannt è un autista per una compagnia di mezzi blindati che trasporta denaro. Abbindolato da una sua ex-collega decide di rapinare la sua ditta con delle conseguenze inaspettate.

Premessa: si tratta di una storia vera

Il film è un progetto passato attraverso 10 mani. La sceneggiautura e la regia, sfiorate anche dai fratelli Coen, sono finite nelle mani dell’outsider Jared Hess, che ha provato a lasciare il segno in una commedia non adatta alle sue corde, di solito caratterizzate da un inconfondibile tocco onirico e irreale (diresse Napoleon Dynamite e Super Nacho). Tra qualche graffiata sul white-trash ai bordi dell’America benestante, il regista ricava ancora una volta la sua predilezione per freaks e falliti, che abbozza con cadenze romantiche. Purtroppo gira a vuoto tra colpi di scena, doppi giochi ed una ipotizzabile critica della corsa alla fama che ha caratterizzato lo scorso ventennio.
La presenza dell’attore Zach Galifianakis, che ha preso il ruolo previsto inizialmente per Jim Carrey, risulta così una lama a doppio taglio; confinato al ruolo che lo ha reso celebre in Una notte la leoni, non riesce a lasciare il segno sul suo personaggio, attraverso quella giusta dose di realismo essenziale a far credere, anche solo per un attimo, che ciò che si sta osservando sia accaduto realmente.
Si ridacchia; il cast, quasi tutto proveniente dal Saturday Night Live, non riesce ad imprimere una accelerata al film. Sonoro flop ovunque.
Quella che poteva essere una commedia assurda ed un reale specchio degli anni Novanta, diventa un mortorio, una sequenza di gag senza quella verve tipica dello humour americano. Anche i veri rapinatori si vergognano dell’ínsuccesso di questo film.

Titolo italiano: Masterminds - I geni della truffa

Totale
4.8/10
4.8/10
  • Trama - 4.8/10
    4.8/10
  • Realizzazione - 4.8/10
    4.8/10
  • Impatto - 4.8/10
    4.8/10

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