Glow: il femminismo sale sul ring di Netflix e le suona a tutti

by Max
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È probabile che stiamo assistendo ad una storica primavera delle serie tv, Glow ne è l’ultimo, ottimo esempio. Dopo Orange is the new black, ecco un altra opera a cast quasi esclusivamente femminile (tant’è che parte della sceneggiatura è nelle mani di mamma Jenji Kohan). Dopo il successone di Stranger Things, a mio avviso dovuto molto anche all’atmosfera anni ’80, così pacifica, così essenziale, così pura e così musicale, Glow ne rispecchia appieno l’ambientazione.
Questa volta si parla di donne sull’onda artistica che, come spesso accade, hanno perso se stesse e sono alla disperata ricerca di ispirazione, futuro e.. denaro.

GLOW è colori, musica e voglia di rivincita

Provenienti un po’ da ogni strato sociale e di diversa caratura artistica, queste donne sposeranno appieno la filosofia di Glow e si trasformeranno in spettacolari lottatrici da palcoscenico, coperte da tonici costumi e look spaziali, caratterizzate da folli ed esilaranti tòpoi e sostenute dal loro “coach e regista” (Marc Maron), altro personaggio meraviglioso.

Glow

Il loro scopo è vivere il mondo dello spettacolo, improvvisandosi lottatrici in un B-Movie show, con pochi soldi, prospettive incerte e senza alcun sostegno da parte dei loro legami. Le stesse vite personali delle protagoniste sono al limite del tragicomico e questo non può che meglio caratterizzarne la serie.
Il Wrestling di Glow ricorda un po’ il teatro, dove molte azioni sono finalizzate a creare un determinato e specifico stato d’animo nel pubblico, e funziona alla grande. Il tutto mixato nelle atmosfere colorate e musicali, satiriche e politiche, di quel decennio che chiamiamo anni ’80.

Glow

GLOW sa unire comedy, drama e B-Movie in un mix atomico

È una serie un po’ femminista? forse si, nel senso che sbeffeggia il tipico atteggiamento maschile di quegli anni, un po’ spaccone ma senza palle, ricco nelle tasche ma povero di idee, uomini che cercano di controllare il mondo femminile, che però è in piena rivolta. Dall’altra parte donne indipendenti, pronte – ognuna a modo suo – a seguire le proprie inclinazioni. Non vi preoccupate, è una comedy esilarante e piena di ironia, che però sa contenere anche qualità, non solo cinematografica.

Glow
Dieci puntate da circa 35 minuti che scorrono via in mezzo weekend (purtroppo), ma che lasciano la porta aperta non solo ad un sequel, ma soprattutto a prodotti di pari qualità, forza e successo.

 

Consigliato a: Amanti delle atmosfere anni ’80, delle rivincite sociali e del trash (oltre che del Wrestling!).

Trailer:

Cosa dice la critica:

IMDb: 8,2/10
Rotten Tomatoes: 96%

 

Totale
9/10
9/10
  • Trama - 8/10
    8/10
  • Realizzazione - 9/10
    9/10
  • Impatto - 10/10
    10/10